La caffeina ha numerose proprietà ma, se assunta in dosi massicce, può interferire con le principali funzioni dell’organismo.
Il caffè è una delle bevande più famose al mondo. Gli effetti benefici sul nostro organismo sono svariati, perché regola il sistema nervoso, cardiovascolare ed endocrino. È, inoltre, famoso per gli effetti eccitanti e per essere il più grande alleato contro la stanchezza.
Ma i vantaggi derivanti dall’assunzione della caffeina non si limitano a questi, perché favorisce la riduzione del senso di affaticamento, incrementa la concentrazione e le prestazioni fisiche e mentali, migliora l’umore e tiene attiva la memoria.
L’assunzione eccessiva di caffè, tuttavia, può provocare gravi danni alla salute, soprattutto nei soggetti predisposti alle patologie cardiocircolatorie. Un nuovo studio ha rivelato i pericoli per il cuore, stabilendo qual è la dose giornaliera che può essere assunta senza rischiare gravi complicazioni. Scopriamo a quanto ammonta.
I danni da caffeina: ecco la quantità consentita
Bere troppi caffè è pericoloso, perché la caffeina incrementa il rischio di malattie cardiovascolari, anche nei soggetti apparentemente sani. Secondo uno studio condotto dallo Zydus Medical College and Hospital di Dahod, in India, non bisognerebbe superare i 400 milligrammi al giorno.
Il consumo smisurato di caffè potrebbe ledere il sistema parasimpatico, con un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, coma ha spiegato Nency Kagathara, responsabile della ricerca. Nel dettaglio, l’equipe di ricercatori ha misurato la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca di 92 soggetti adulti sani, di età compresa tra 18 e 45 anni. Circa il 20% dei partecipanti era solito bere più di 400 mg di caffè al giorno, pari a quattro tazze, dieci latine di soda oppure a due bevande energetiche.
Durante lo studio, i medici hanno rivelato che questa condizione provocava un innalzamento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. I risultati sono stati resi noti in occasione della conferenza dell’American College of Cardiology di Delhi, India, precisando come, fino a 400 mg di caffeina al giorno, non si riteneva esistente un rischio per la salute umana, mentre, superata tale soglia, i rischi aumentavano nei pazienti sottoposti all’esperimento.
In realtà, la caffeina è uno stimolante e, dunque, può contribuire alla produzione degli ormoni dello stress (in particolare, di noradrenalina ed epinefrina). Tale condizione comporta un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna, con un restringimento dei vasi sanguigni.
Ovviamente, se assunto con moderazione, il caffè è un’ottima bevanda, in grado di apportare anche una serie di benefici fisici e mentali, perché migliora l’umore e diminuisce il pericolo per alcune tipologie di cancro.