Le nuove tariffe delle utenze elettriche hanno provocato dei rincari assurdi per le famiglie, che hanno difficoltà a pagare le bollette. Ma è possibile ottenere un rimborso.
La maggior parte dei clienti sono stati costretti a dire addio alle garanzie del mercato tutelato. Coloro che non sono passati al mercato libero sono stati affidati automaticamente al servizio a tutele graduali.
Questa situazione, però, ha portato alla ricezione di una serie di bollette eccessivamente elevate, con importi assolutamente non corrispondenti ai reali consumi. Molti utenti, dunque, hanno contattato le Associazioni dei Consumatori, anche perché le variazioni delle tariffe, in alcune ipotesi, non sono state comunicate in anticipo agli interessati.
Le contestazioni e i reclami sono stati davvero numerosi, perché se è vero che ogni consumatore ha l’obbligo di informarsi sui prezzi applicatori dal proprio gestore, quest’ultimo ha, allo stesso tempo, l’onere di comunicare tutti i cambiamenti. Chi ritiene di essere stato leso può, però, tutelarsi. Scopriamo in che modo.
In questi giorni sta facendo discutere la vicenda di una pensionata di Treviso che ha ottenuto l’annullamento e il rimborso di due bollette dell’energia elettrica, perché avevano un importo superiore a 7.500 euro.
Il gestore dell’utenza ha ammesso, in maniera spontanea, di aver applicato una variazione della tariffa ma di averlo comunicato all’interessata ben oltre l’arco temporale consentito, per un errore materiale. I legali della donna, dunque, hanno contestato la mancanza della comunicazione dei nuovi costi da parte dell’ENEL e l’eccessiva sproporzione dei prezzi rispetto al reale consumo da parte dell’utente.
La pensionata è riuscita ad ottenere il rimborso delle maxi bollette già pagate. L’ingiusta vicenda si è conclusa con un lieto fine, perché ha portato anche all’emissione di una bolletta a credito, per il periodo compreso tra il mese di novembre 2022 e il mese di marzo 2024. La malcapitata aveva iniziato a pagare a rate la somma dovuta e solo grazie all’intervento di ADICO (l’Associazione Difesa Consumatori) riuscirà a riottenere l’importo erogato all’ENEL.
La vicenda mette in luce i pericoli che derivano dalla mancata comunicazione del cambio di tariffa da parte dei gestori delle utenze elettriche e del gas. Si tratta di una problematica che potrebbe causare forte apprensione e malessere e, dunque, si spera che vengano predisposti ulteriori strumenti di tutela per tutti i consumatori, soprattutto nel caso in cui l’azienda non sia collaborativa e non riconosca l’errore materiale relativo alla comunicazione tardiva o mancante.
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