Chi beneficia della legge 104 ha diritto all’esenzione del bollo auto. Molti si chiedono come si ottiene e se decade. Scopriamolo insieme.
Il bollo auto non è altro che la tassa di proprietà per il possesso di un veicolo; tassa che il proprietario del mezzo è obbligato a pagare. Si tratta di una delle tasse più odiate dagli italiani; l’altra è il canone TV.
La legge 104 permette alle persone con disabilità o ai familiari che li hanno fiscalmente in carico l’esonero del pagamento del bollo auto. Tuttavia, devono essere presenti delle specifiche condizioni. Ecco tutti dettagli sull’esenzione bollo auto.
Esenzione bollo auto con legge 104: a chi spetta e come si richiede
I soggetti esenti dal pagamento del bollo auto sono le persone con disabilità grave. Disabilità che deve essere accertata da una commissione medica che poi rilascerà il verbale di invalidità, detto anche verbale legge 104.
Ma non solo. L’esenzione spetta anche ai loro caregiver, ossia ai familiari che si prendono cura del parente disabile e che li hanno fiscalmente in carico. In particolare, l’esonero del bollo auto spetta:
- portatori di disabilità (grave o non grave) maggiorenni con impedite o ridotte capacità motorie, in possesso della patente speciale se è lui il guidatore;
- invalidi con grave limitazione della capacità di deambulare o affetti da pluriamputazioni e nello stesso tempo con handicap grave;
- disabili con handicap psichico o mentale con indennità di accompagnamento;
- sordi;
- non vedenti;
- affetti da sindrome di Down e indennità di accompagnamento, però è necessario presentare una certificazione dal medico di base.
Per ottenere l’esenzione, la persona disabile o il familiare che lo ha a carico devono presentare la domanda tramite un modello scaricabile online. La domanda deve essere inviata entro 90 giorni dalla scadenza del termine per il pagamento del bollo. I documenti da allegare sono indicati nella domanda stessa.
Comunque sono molti i dubbi che si hanno sull’esenzione dal pagamento del bollo auto. Un lettore chiede: “Ho un figlio con legge 104 che attualmente vive con me ed è fiscalmente a mio carico. Se cambiasse casa posso continuare a usufruire dell’esenzione bollo auto sul mio mezzo perché lui non ha uno proprio? Grazie”.
La risposta è chiara: se il figlio resta a carico fiscalmente del genitore, anche se non più convivente, il diritto all’esenzione del pagamento bollo auto continua.
Invece, qualora il figlio diventasse autonomo economicamente e quindi avesse una propria dichiarazione dei redditi, l’esonero dal pagamento del bollo auto decade. Ovvero, il genitore non avrebbe più diritto all’agevolazione.
Tuttavia, anche se il figlio non è più a carico fiscale del genitore, ha diritto all’esenzione ma solo se l’auto è intestata a lui.
Infine, lo stesso modulo online può essere utilizzato anche in caso di revoca ma le regole però possono cambiare da una regione a un’altra. La domanda andrà presentata nello stesso ufficio in cui si era presentata la domanda di esenzione.
Nel modulo devono essere indicati i dati del veicolo e della persona che non ha più diritto all’esenzione. In seguito, i dati saranno inviati all’Anagrafe tributaria.