Lo hanno già ribattezzato “bonus befana” ma i 100 euro promessi dal Governo Meloni non arriveranno a tutti, ecco perché.
Il Governo, nella giornata del 1 maggio, ha approvato un nuovo bonus, denominato già in diversi modi: bonus befana, bonus tredicesima (questo sarebbe la terminologia ufficiale) o più semplicemente bonus 100 euro.
Si tratta di una misura che fin dall’inizio ha suscitato perplessità e poi ha innescato anche numerose polemiche, perché in realtà la platea dei beneficiari (che comunque dovranno anche fare la domanda perché l’erogazione non è automatica) è molto ristretta.
Bonus 100 euro, come richiederlo e chi sarà escluso
Il nuovo bonus tredicesima approvato dal Governo Meloni andrà a soddisfare solamente una parte di lavoratori dipendenti ma esclude i lavoratori autonomi e i pensionati.
Il bonus sarà erogato una tantum e potrà arrivare a 100 euro, ma non per tutti, e inoltre non lo si vedrà fino al mese di gennaio 2025.
Questo piccolo benefit sembra sia il preludio di un’altra misura ipotizzata dal Governo, ovvero la detassazione delle tredicesime, ma al momento si sa che i 100 euro arriveranno nelle buste paga di pochissimi lavoratori dipendenti e solamente per quest’anno.
Infatti oltre ad avere un lavoro subordinato, i beneficiari devono rispondere ad altri requisiti, ovvero:
- avere un reddito complessivo di 28 mila euro ma con coniuge e almeno un figlio a carico;
- essere genitori single con almeno un figlio a carico.
- serve anche capienza fiscale, e chi non ha sufficiente credito d’imposta al netto delle tasse e delle detrazioni già spettanti, non ha diritto al bonus.
Non solo: i lavoratori dipendenti di cui sopra devono autocertificare i requisiti e il reddito al proprio datore di lavoro entro la fine del 2024. Restano esclusi da questa misura sia i lavoratori autonomi che i pensionati.
Per questi ultimi, però, se hanno un reddito basso, potranno contare su una misura già esistente, ovvero il bonus tredicesima pensionati. Spetta a coloro che percepiscono l’assegno minimo e che beneficeranno dunque di un importo extra, calcolato in base al reddito. Il massimo ottenibile è una cifra pari a 154,94 euro, e sono previsti due scaglioni di reddito. Infatti il bonus tredicesima pensionati spetta secondo le seguenti modalità:
- in misura piena a chi prende una pensione fino a 598,61 euro al mese
- in misura parziale per chi percepisce un assegno mensile di 610,53 euro al mese.
Non si sa se, come altri bonus erogati in passato, il Governo decida poi di espandere la platea di beneficiari anche agli autonomi. Al momento, è solo polemica e dibattito politico, in attesa della campagna elettorale prevista per il prossimo giugno.