In vigore il decreto contenente la nuova normativa che riguarda le misure a favore delle persone anziani non autosufficienti.
Il 18 marzo 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo numero 29 del 15 marzo 2024 dal titolo “Politiche attive in favore delle persone anziane”.
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Si tratta di un testo che ha lo scopo di rafforzare le misure di sostegno alle persone non autosufficienti. In particolare, a uniformare l’assistenza e semplificare le procedure di accesso ai servizi per gli over 65.
Il decreto legislativo 29/2024 è entrato in vigore il 19 marzo ma sarà ripubblicato il 4 aprile, nella Gazzetta Ufficiale numero 79, corredato delle con le note, assenti nella versione attuale.
Tante agevolazioni e bonus nel decreto Anziani: al via nel 2025
Tante le novità rivolte alla popolazione più fragile con lo scopo di favorire la qualità delle cure e dei servizi ad aumentare il numero delle prestazioni a sostegno degli anziani.

In particolare, l’articolo 34 stabilisce un bonus erogato dall’INPS in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026. La misura sarà riconosciuta alla persona anziana non autosufficiente in possesso dei seguenti requisiti:
- bisogno assistenziale gravissimo ai sensi dell’articolo 34, commi 2 e 3;
- età di almeno 80 anni;
- ISEE sociosanitario non superiore a 6mila euro;
- indennità di accompagnamento.
Il bonus anziani avrà un importo pari a 850 euro erogati mensilmente e sarà sommato all’assegno di accompagnamento per un totale di 1.380 euro. I beneficiari sono appena 25mila anziani, a cui sono destinati 500 milioni di euro nel biennio 2025/2026.
Invece, entro il 19 maggio una commissione tecnica deciderà quali saranno i criteri di classificazione dello stato di bisogno, ovvero chi potrà ricevere l’assegno di cura per pagare badanti o acquistare servizi di cura domiciliare.
Invece, l’articolo 37 stabilisce nuove agevolazioni fiscali e contributive per migliorare la qualità e la quantità “delle prestazioni di lavoro, cura e assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti”.
Nello specifico, si tratta:
- deducibilità dei contributi previdenziali e assistenziali per colf o badanti;
- detrazioni IRPEF al 19% sulle spese per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, per i contribuenti con reddito fino a 40mila euro;
- esclusione dal reddito dipendente dei benefit erogati dal datore di lavoro per i servizi di assistenza ai famigliari anziani fiscalmente a carico;
- esclusione dal reddito dipendente di contributi e premi per prestazioni contro il rischio di non autosufficienza.
Altri incentivi contenuti nel decreto legislativo 29/2024 servono per favorire l’invecchiamento attivo delle persone anziane e consistono dalla telemedicina a domicilio e sanità preventiva alle misure contro l’isolamento e per favorire il turismo lento. Oppure: dall’impiego in organizzazioni di volontariato e di formazione alla coabitazione solidale. Infine: dagli incentivi per il trasporto pubblico pubblico fino all’alfabetizzazione informatica e digitale.
Inoltre, il decreto Anziani prevede anche la riforma dei servizi sociosanitari. In particolare, i PUA (Punti unici di accesso) dovranno prevedere la VMU (Valutazione multidimensionale unificata). In seguito alla valutazione dovranno essere definiti interventi e servizi sanitari, sociali o sociosanitari a cui l’anziano ha diritto. Dal 2026 la VMU sarà inglobata nella procedura di accertamento dell’invalidità.
Infine, è previsto anche il riordino del SSN, l’integrazione con nuove forme di assistenza e di cura, potenziamento delle cure palliative.