I bonus casa, o meglio i vari bonus edilizi che permettono di risparmiare sulla ristrutturazione non dureranno per sempre.
Già per questo 2024 chi ha intenzione di migliorare l’efficienza energetica della casa o apportare migliorie ha a disposizione solamente qualche sgravio fiscale. La cessione del credito è “andata i pensione” definitivamente, e ciò ha causato non pochi disagi, nonostante le deroghe.
Oggi abbiamo a disposizione ancora qualche benefit, per adeguare le nostre case secondo il diktat europeo. Non dimentichiamoci che a breve scadranno i tempi per rendere la casa green e chi non provvede vedrà come minimo una pesante svalutazione dell’immobile.
Quali bonus casa ed edilizi saranno disponibili anche per il 2025? Occhio alle percentuali, sono già al ribasso
Risulta evidente che il Governo ha deciso di dare una stretta importante ai bonus inerenti immobili e fabbricati. Per il 2025 ce ne saranno ancora, ma le percentuali di detrazione scendono, così come i massimali oggetto di detrazione.
Innanzitutto già per l’anno prossimo verranno cassati il Bonus Mobili, il Bonus Verde e l’opzione di Eco-Sismabonus combinati sulle parti comuni degli edifici. Ai bonus che rimangono, però, verranno applicate diverse aliquote e/o massimali.
Per aiutare i cittadini che intendono sfruttare ancora le agevolazioni previste, Confedilizia ha pubblicato un vademecum con i dettagli più importanti dei bonus che si potranno usare anche nel 2025.
- Il Superbonus sarà ancora disponibile, anche se cambiano alcune regole: potranno accedervi solo i condomini e i proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari; la detrazione sarà al 65% e anche per i massimali sono previsti vari limiti in base alla tipologia di lavoro. Il 110% sarà fruibile solamente da chi effettua interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici in stato di emergenza;
- Anche per il Bonus eliminazione barriere architettoniche vi saranno cambiamenti e maggiori limitazioni, e la detrazione al 75%.
- Si riduce anche l’aliquota per il Bonus ristrutturazioni, che scende al 36%, mentre i massimali di spesa vengono tagliati a metà, arrivando a 48 mila euro.
- Tagli alle aliquote anche per l’Ecobonus, che passano al 36% e lo stesso dicasi per i massimali di spesa, che saranno in 48 mila euro.
- Infine, anche il Sismabonus offrirà il 36% di aliquota deducibile e tetto di spesa a 48 mila euro.
Senza dubbio una razionalizzazione e ottimizzazione di queste misure era necessaria; resta da vedere, adesso, se le famiglie riusciranno ad adeguare le loro case alle nuove norme UE. Si stimano spese intorno ai 60 mila euro per un immobile di circa 100 metri quadrati, e con la crisi economica in atto, le guerre e l’inflazione probabilmente molti italiani rimarranno – ancora una volta – indietro, e si ritroveranno con immobili che nel mercato immobiliare varranno quasi zero.