Nel Decreto Lavoro è inserito un interessante bonus, detto anche “bonus turismo”, che consente ai lavoratori stagionali di ricevere un extra in busta paga.
Si sa che chi lavora nelle strutture ricettive, bar, ristoranti e simili va incontro spesso e volentieri a turni di notte, festivi e domeniche in più rispetto ad altre categorie di lavoratori.
Grazie a una interessante agevolazione, introdotta nel Decreto Lavoro, chi l’anno scorso ha maturato ore straordinarie, notturne e/o festive potrà ricevere un bel bonus in busta paga. Ecco di che si tratta.
Il Bonus turismo ti aspetta, hai tempo fino a giugno per fare la domanda, ecco a quanto ammonta e a chi spetta
Il Bonus Turismo è stato introdotto dal Decreto Lavoro, e oggi trova conferma nella Legge di Bilancio 2024. L’agevolazione prevede un bonus del 15% sulle retribuzioni lorde relative a tutti i turni di notte, festivi e domeniche effettuati nel 2023.
Grazie a questa agevolazione, tutti coloro che hanno prestato servizio i hotel, ristoranti, B&B, centri termali e affini, si ritroveranno con un gruzzolo extra in più.
Gli interessati dovranno, come da disposizioni di Legge, fare la domanda presso il proprio datore di lavoro, che agisce come sostituto d’imposta. Coloro che dal 1° gennaio al 30 giugno 2024 (ovvero i dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale nonché degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande), hanno lavorato in turni straordinari, festivi e/o notturni potranno usufruire di detto bonus.
Il bonus verrà erogato direttamente in busta paga da tutti i lavoratori di pendenti che rispondono ai suddetti requisiti, ovvero aver lavorato in turni di notte, festivi e domenicali nel periodo d’imposta 2023. Un altro requisito è aver percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore ai 40 mila euro.
I lavoratori che rientrano in questi requisiti dovranno attestare attraverso un’autocertificazione l’aver percepito un reddito che rientra appunto entro i 40 mila euro.
In seguito, gli importi verranno inseriti nella Certificazione Unica e il datore di lavoro recupererà il credito tramite compensazione, utilizzando il modello F24 e il codice tributo “1702”.
Infine, l’ulteriore buona notizia è che questo bonus, che ovviamente sarà diverso a seconda delle ore lavorate durante turni festivi e/o notturni, non andrà a fare cumulo col reddito personale. Quindi i soggetti interessati, se ad esempio compilano l’ISEE per avere ulteriori bonus e agevolazioni, non dovranno temere di sforare i tetti massimi, quantomeno a causa di questo bonus.