Una novità interessante per le lavoratrici del settore pubblico in merito a uno dei bonus più attesi del 2024. Tutte le informazioni utili.
Ogni anno con l’arrivo di un nuovo bonus c’è sempre un momento in cui in qualche modo bisogna provare a comprendere ogni aspetto della misura in questione per poi considerare o meno la possibilità di fare richiesta. Ogni cittadino potenzialmente coinvolto è chiaramente preso dalla smania di capire fino alla fine se possono esserci margini per riuscire ad approfittare delle varie politiche lanciate dagli esecutivi che anno dopo anno provano a mettere sul piatto, per cosi dire, nuove iniziative.
L’ultimo in ordine di tempo, la misura che più di tutte ha colpito, senza dubbio alcuno milioni di cittadini, nello specifico cittadine è sicuramente il nuovo bonus mamme. Nello specifico la misura si rivolge alle donne lavoratrici con prole, che possono avere accesso a una serie di vantaggi in quanto a esonero dai contributi previdenziali e non solo. La notizia del giorno riguarda una speciale categorie di madri, quelle che appartengono al comparto pubblico e nello specifico a quello della scuola.
Bonus mamme, la novità per il settore pubblico: tutti i casi previsti
La novità più importante, cosi come anticipato arriva direttamente dal settore pubblico, nello specifico da quello riguardante la scuola. Occhi puntati, quindi, in questo caso, su personale docente e Ata. In questo caso si fa riferimento all’esonero dal pagamento della quota contributi previdenziali per invalidità e vecchiaia, fino al mese del compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.
La conferma in questione arriva dopo la domanda posta da un docente presso il canale NoiPa. La risposta data attraverso la piattaforma, in questo caso ha fatto riferimento all’attività in corso, di adeguamento dello stesso sistema, previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Il bonus in questione spetterà quindi a madri lavoratrici con 3 o più digli, dipendenti a tempo indeterminato o anche part time con contratto di somministrazione, nel settore pubblico e privato. In merito alla stessa misura, l’accesso è riservato anche alle lavoratrici con bambini in adozione o in affido.
L’esonerò citato sarà considerato del 100% in merito alla quota contributi prevista. Il tutto, stando a quanto descritto attraverso le varie comunicazioni, fino al mese di compimento dei 18 anni per quel che riguarda il figlio più piccolo per madri con 3 o più figli e fino al mese di compimento di 10 anni per madri con almeno 2 figli. Novità, insomma, più che mai rilevanti.