Il Bonus Mobili è fruibile anche se la SCIA è successiva all’acquisto dei beni? Al riguardo la legge non ammette dubbi.
Tra i vantaggi riservati a coloro che compiono lavori di ristrutturazione edilizia c’è il Bonus mobili, che permette di detrarre il 50% della spesa sostenuta, entro un limite massimo di 5 mila euro. La somma spettante viene suddivisa in 10 rate di pari importo, a partire dalla Dichiarazione dei Redditi dell’anno di imposta di riferimento.
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L’agevolazione può essere richiesta da coloro che, dopo aver effettuato interventi di rivalutazione edilizia, decidono di comprare, per l’immobile in questione, mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie e alla F per i frigoriferi, i congelatori e per i dispositivi per i quali è prevista l’etichetta energetica.
Uno dei dubbi più ricorrenti tra i proprietari di immobili che hanno ristrutturato la propria abitazione ricorrendo al Bonus Mobili riguarda l’acquisto dei mobili prima del rilascio della SCIA. In tal caso, è ugualmente possibile beneficiare dello sconto? Vediamo cosa stabilisce la normativa di riferimento.
Bonus Mobili e SCIA: le regole per non perdere la detrazione
I contribuenti che decidono di effettuare interventi di ristrutturazione edilizia hanno la facoltà di accedere a un’ulteriore detrazione fiscale sulle spese affrontate per comprare i complementi di arredamento, grazie al cd. Bonus mobili e grandi elettrodomestici, previsto dal Decreto Legge n. 63/2013.
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Lo sconto fiscale del 50% è applicabile soltanto se i lavori di ristrutturazione sull’immobile per il quale sono stati comprati mobili ed elettrodomestici sono cominciati dal 1° gennaio dell’anno antecedente a quello dell’acquisto (per quest’anno, dunque, è necessario che i lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio 2023).
Per quanto riguarda la questione relativa alla presentazione della SCIA, per la fruizione del Bonus, la data di acquisto dell’arredamento o dei grandi elettrodomestici deve essere successiva alla data in cui sono cominciati i lavori di ristrutturazione edilizia. Non è, invece, richiesto che la data delle fatture e di pagamento dei suddetti lavori sia precedente all’acquisto dei beni a cui il Bonus di riferisce.
Di conseguenza, se la data della SCIA riguardante la ristrutturazione edilizia è successiva alla data delle fatture relative all’acquisto dei mobili, non sarà possibile usufruire della detrazione fiscale al 50%. Ricordiamo che è necessario che il pagamento dei mobili e degli elettrodomestici avvenga tramite strumenti di pagamento tracciabili, cioè bonifico e carta di credito o debito; non sono invece, consentiti gli assegni o i contanti.