Chi non approfitterà del Bonus ristrutturazioni entro il 31 dicembre 2024 rimarrà molto deluso quando scoprirà le nuove condizioni per il prossimo anno.
Il Governo ha previsto dei cambiamenti per il Bonus ristrutturazioni a partire dal 1° gennaio 2025. Cambiamenti che scoraggeranno ulteriormente i cittadini a rinnovare casa imponendo paletti e oneri maggiori.
Proprio quando si avverte maggiormente la necessità di un aiuto economico per ristrutturare casa in modo tale da seguire la Direttiva Case Green viene a mancare il supporto dello Stato. Se agli italiani viene chiesto di affrontare una spesa compresa tra i 35 mila e i 60 mila euro va dato un sostegno. Si parla tanto di eliminare le discriminazioni e poi se ne crea una enorme. I ricchi potranno adeguarsi alle direttive UE e continuare ad essere proprietari di un’abitazione che vale parecchi soldi.
I poveri perderanno l’unico bene di valore, la casa. Un immobile non ristrutturato, infatti, perderà fino al 40% o più del suo valore. E questa non è discriminazione? Come si può chiedere ad una famiglia con reddito medio-basso che arriva a fatica alla fine del mese di spendere migliaia e migliaia di euro (che non ha) per riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico senza nemmeno un aiuto.
Da quando il Governo ha cancellato sconto in fattura e cessione del credito il numero di famiglie che ha richiesto i Bonus edili è diminuito. La detrazione, infatti, permette di recuperare parte della spesa (dal 50 al 75%) ma prima bisognerà anticiparla questa spesa e pagare gli interventi effettuati. Come detto la maggior parte degli italiani non ha questa liquidità a disposizione. In più ora arriva la notizia che sono attesi cambiamenti in peggio del Bonus ristrutturazione.
Fino al 31 dicembre 2024 la detrazione concessa sarà del 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione edilizia con tetto massimo di 96 mila euro. Dal 1° gennaio 2025 la detrazione scenderà al 36% su tetto massimo di 48 mila euro. E non è tutto. Nel 2028 ci sarà un ulteriore taglio con detrazione al 30%. Il limite di spesa rimarrà, invece, di 48 mila euro. Bisogna considerare, poi, che il Governo potrebbe modificare le percentuali in ogni momento.
Per quanto riguarda la modalità di richiesta del Bonus edile, invece, nulla cambierà. Niente domanda ma inserimento della spesa in dichiarazione dei redditi. L’importo deducibile sarà diviso in quattro quote annuali di pari importo (le rate sono dieci per il Bonus barriere architettoniche, il Superbonus e il Sismabonus). Concludiamo con una buona notizia. Teoricamente dovrebbero arrivare nuovi aiuti per far diventare la casa ecologica. Attendiamo sperando che gli incentivi arrivino presto e siano realmente utili.
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