- effettuiamo visite dal medico veterinario;
- acquistiamo farmaci per animali (non rientrano però nell’agevolazioni i mangimi speciali);
- l’animale viene sottoposto a interventi chirurgici presso le cliniche veterinarie (anche la castrazione);
- si effettuano analisi di laboratorio dal veterinario, come le analisi del sangue.
Proprio come la detrazione per le spese sanitarie ordinarie, vale la franchigia di 129,11 euro, e si possono detrarre le spese che vanno oltre questo importo fino a un massimo di 550 euro. Il massimale riguarda tutte le spese sostenute sia per uno che per più animali.
La detrazione, va ricordato, spetta a chi ha sostenuto la spesa, anche se non è il proprietario dell’animale.
Ovviamente, come per tutte le altre spese detraibili, il pagamento dei medicinali o degli interventi dal veterinario deve essere effettuato con metodo tracciabile e, non da ultimo, la struttura presso la quale si è effettuata la spesa (pubblica o provata) deve essere accreditata dal SSN.
Durante la compilazione del 730 o del modello di dichiarazione dei redditi, la spesa veterinaria va inserita tra la voce “altre spese”, ed è possibile che sia già presente nella precompilata disponibile sul sito dell’INPS.
Non resta dunque che risparmiare un po’ su ciò che è stato speso per i nostri animali domestici.