Sorpresa in busta paga per alcuni lavoratori. Oltre lo stipendio sarà erogato un Bonus legato ad una scelta compiuta dal cittadino.
Il Governo ha deciso di premiare alcuni lavoratori che con una oculata decisione hanno aiutato lo Stato a salvare il sistema previdenziale italiano. Questi cittadini riceveranno per qualche anno un contributo economico in busta paga. Di cosa si tratta?
Il sistema previdenziale italiano è a rischio a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’inverno demografico. Se la situazione non migliorerà, entro pochi anni non ci saranno più i soldi per pagare le pensioni. Già adesso l’INPS spende più di quanto guadagna, figuriamoci quando il numero dei pensionati aumenterà notevolmente. Da qui la decisione del Governo di spingere i lavoratori a tardare il momento del pensionamento.
Con la Legge di Bilancio 2024 ha iniziato ad inasprire alcuni requisiti. Ha aumentato l’età anagrafica dell’APE Sociale – 63 anni e cinque mesi invece di 63 anni – e di Opzione Donna – 61, 60 e 59 anni in base al numero dei figli. Ha peggiorato anche le condizioni di accesso a Quota 103 per evitare la scelta della pensione anticipata da parte dei lavoratori. Non solo, per convincere a rimanere a lavoro ha promesso un premio, un Bonus stipendio.
Chi è rimasto a lavorare invece di andare in pensione riceverà il premio in busta paga
Quota 103 permette di andare in pensione a 62 anni di età con 41 anni di contributi maturati. Nel 2024 si è aggiunta una condizione sfavorevole, accettare il sistema di calcolo contributivo pur avendo contributi maturati prima del 1996. Non finisce qui, sono state allungate anche le finestre di decorrenza ossia il periodo di tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti di accesso a Quota 103 e l’erogazione del primo rate pensionistico. Sette mesi per i dipendenti privati e nove mesi per quelli pubblici. In più il trattamento non potrà superare le quattro volte il minimo.
Il Governo ha pensato di disincentivare la richiesta di Quota 103 promettendo anche un Bonus stipendio per chi rimane a lavoro. Questo incentivo economico dedicato a chi non va in pensione pur avendo maturato i requisiti verrà erogato ad agosto ai beneficiari che ne hanno inoltrato domanda all’INPS. Arriveranno anche gli arretrati dei mesi scorsi se spettanti. Il Bonus consiste in uno sgravio contributivo per la parte dei contributi previdenziali a loro carico. Si tratta del 9,19% ossia l’aliquota a carico del dipendente. Di conseguenza, lo stipendio netto aumenterà dato che i contributi che il datore trattiene solitamente saranno più bassi del 33%.