Il BTP 2053 è stato caratterizzato da incredibili rialzi dopo la crisi di ottobre. Cosa si aspettano gli esperti nei prossimi mesi? Scopriamolo.
Lo scorso autunno è stato disastroso per il mercato obbligazionario, a causa dell’aumento vertiginoso dell’inflazione. I rendimenti delle obbligazioni hanno subito un crollo fino al mese di dicembre, a fronte dell’esplosione dei prezzi.
Questa inversione di rotta ha portato dei guadagni rapidi e consistenti, circostanza che accade di rado con i Bond. Il BTP 2053, con scadenza a 30 anni, è inizialmente sceso a 87,40 centesimi, per poi superare quota 107 nel periodo natalizio.
Il guadagno è stato superiore al 22,50% durante lo scorso dicembre, con risultati mai raggiunti prima. Dopo il boom, però, il mancato taglio dei tassi di interesse e la continua crescita dell’inflazione hanno portato a un rallentamento del mercato. Ancora oggi, infatti, il BTP 2053 non è riuscito a raggiungere i livelli storici di dicembre 2023, nonostante abbia toccato quasi quota 105. Negli ultimi mesi, tuttavia, il trentennale ha registrato un guadagno in conto capitale del 20%, con lo stupore degli investitori. Cosa si attende per il futuro da questo prodotto?
I BTP sono titoli obbligazionari perfetti per gli investimenti di medio e lungo periodo e assicurano cedole periodiche fisse e, di conseguenza, guadagni regolari e prestabiliti. Se mantenuti fino alla scadenza, hanno un profilo di rischio medio- basso, in quanto emessi dallo Stato.
In dieci mesi, il BTP 2053 ha portato dei guadagni molto interessanti, ma l’obiettivo attuale è il raggiungimento della cedola del 4,50%. Il rendimento che sarebbe derivato dall’acquisto del BTP 2053 ai minimi sarebbe stato pari al 21%.
È vero che ci sono stati tempi di elevata inflazione, che potrebbero incidere negativamente sul calcolo dei guadagni reali, ma dallo scorso mese di ottobre ad oggi, il valore dell’indice dei prezzi al consumo è rimasto quasi inalterato, con una crescita di appena lo 0,3%. Questo significa che il guadagno derivante dall’acquisto del BTP 2053 ai minimi sarebbe stato reale.
Per i prossimi mesi, inoltre, si attende un incremento della quotazione, poiché le banche centrali, molto probabilmente, taglieranno i tassi in maniera abbastanza veloce. Nell’ipotesi di un calo di un punto percentuale del rendimento, ci sarebbe un incremento della quotazione pari al 16%. Anche nel caso di un calo inferiore, l’apprezzamento sarebbe comunque notevole.
Gli investitori che hanno avuto coraggio e hanno rischiato, dunque, sono stati fortunati nel comprare ai minimi e lasciare il BTP in portafoglio, perché potrebbe essere molto fruttifero.
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