I buoni fruttiferi postali sono gli strumenti finanziari più amati dagli italiani: per la semplicità di gestione e il rendimento garantito.
Molti investitori hanno capito che lasciare inutilizzati i propri risparmi sul conto corrente non è una buona idea. Soprattutto in questi ultimi anni visto che l’inflazione è cresciuta. Tra le soluzioni c’è la possibilità di investire il proprio denaro (o almeno una parte di esso) nei buoni fruttiferi postali. Infatti, nel portafoglio degli investitori non mancano mai uno o più buoni fruttiferi postali.
Si tratta, comunque di titoli affidabili garantiti dallo Stato che non risentono delle oscillazioni del mercato. Anche per questo il rendimento è più basso rispetto ai titoli di Stato, come BOT o BTP. Oltre a essere sicuri sono anche di facile gestione, non hanno costi di sottoscrizione né di rimborso (tranne gli oneri fiscali) e sono esenti dall’imposta di successione. Inoltre, su di essi si applica la tassazione agevolata del 12,50%, la stessa dei titoli di Stato. Tra quanti buoni postali si può scegliere? Ecco una semplice guida per orientarsi meglio.
Investire in buoni fruttiferi postali: quali scegliere a marzo 2024
La gamma di buoni fruttiferi postali è formata da 11 tipologie con durata, tassi di rendimento e tipologie diverse. Si possono scegliere collegandosi al sito web di Poste Italiane e accedere poi alla sezione “Risparmio e investimenti”.
Nello specifico, ecco l’elenco dei buoni postali che si possono sottoscrivere:
- Buono 4 anni Plus con rendimento annuo lordo a scadenza del 2%;
- Buono 3×2 (6 anni) con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,25%;
- Rinnova (6 anni) con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,50%. Dedicato a chi vuole reinvestire i risparmi di un buono scaduto;
- Risparmio Sostenibile (durata 7 anni) con rendimento fisso e tasso effettivo annuo lordo a scadenza del 2%. Alla scadenza c’è la possibilità di ottenere un premio fedeltà, se l’andamento dell’Indice STOXX® Europe 600 ESG-X è positivo;
- Buono indicizzato all’inflazione italiana (10 anni): l’ultimo arrivato nella famiglia dei buoni postali;
- Buono 3×4 (12 anni) con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,50%.
- Ordinario (20 anni): il Buono fruttifero postale più “vecchio” e il più acquistato dagli italiani. Il rendimento annuo lordo a scadenza è del 2,75%;
- Buono 4 anni risparmio semplice con rendimento annuo lordo standard a scadenza dell’1,50%;
- Buono Soluzione Eredità (4 anni) con un rendimento annuo lordo a scadenza del 3,25%. È dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane;
- Dedicato ai minori con un rendimento annuo lordo fino al 6%.
Infine, è possibile anche sottoscrivere il Buono Soluzione Futuro dedicato a chi vuole una rendita per il futuro: in 180 rate mensili dai 65 agli 80 anni.
I buoni postali si possono acquistare in un ufficio postale oppure online, tramite il sito web poste.it o con App BancoPosta.