Molti italiani sottoscrivono buoni fruttiferi postali sia per proteggere i risparmi sia per guadagnare e incrementare le proprie finanze.
In molti conoscono i buoni fruttiferi postali (BFP), prodotti finanziari distribuiti da Poste Italiane ma emessi da Cassa Depositi e Prestiti, due società gestite dallo Stato (almeno in parte). Per questo motivo sono i BFP sono garantiti dallo Stato italiano. Ciò significa che alla scadenza sarà restituito l’intero capitale investito ma anche gli interessi maturati nel tempo.
Il loro utilizzo è molto semplice: il titolare sceglie tra la gamma di buoni postali quello che più gli interessa per scadenza e caratteristiche sottoscrivendo un somma di denaro sulla quale, nel tempo, maturano gli interessi. L’importo minimo che può essere investito è pari a 50 euro, senza costi aggiuntivi né per la sottoscrizione né per il rimborso. L’unica spesa sono gli eventuali oneri fiscali. Tuttavia, sugli interessi si applica una tassa agevolata del 12,50% e il bollo dello 0,20%. Quest’ultimo, però, è dovuto solo se il valore totale dei buoni postali supera i 5mila euro, con lo stesso intestatario.
Dove si acquistano? Possono essere acquistati e sottoscritti presso un ufficio postale oppure online e sono di due tipi: cartacei o dematerializzati. In quest’ultimo caso, è necessario che il titolare possieda un conto BancoPosta oppure un Libretto postale.
Sul sito internet di Poste Italiane è presente una sezione che riguarda il risparmio postale. Nella sezione sono presenti 11 buoni fruttiferi postali, diversi per caratteristiche, tassi di rendimento e scadenza. Attualmente la scadenza dei buoni è compresa tra i 4 e i 20 anni. Invece, riguardo ai tassi di rendimento il migliore risulta essere il Buono dedicato ai minori con un tasso di rendimento a scadenza (18 anni) del 6%.
È possibile calcolare il valore finale di un buono utilizzando il calcolatore presente nella sezione dedicata ai Buoni fruttiferi postali. L’utilizzo è molto semplice: basta inserire l’importo che si vuole investire e scegliere la durata del buono; poi nella nuova schermata apparirà il valore di rimborso netto.
Partiamo da una piccola somma, come 1.000 euro, e investiamola sia in buoni a breve-medio termine sia in quelli a medio-lungo termine. Ecco il valore che si ottiene:
Invece, se volessimo sottoscrivere, sempre per la stessa somma, il Buono dedicato ai minori per un bambino nato l’11 febbraio 2024, il valore di rimborso netto alla data di scadenza, ovvero al compimento dei 18 anni, è il seguente: 2.598,41 euro.
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