Quanto potrebbe arrivare a costare una tazzina di caffè prossimamente e perché: il prezzo, il motivo e gli aspetti da sapere
Il caffè è una bevanda amatissima e dal largo consumo, al centro recentemente di aumenti, come avranno notato tutti coloro che lo consumano al bar. Tuttavia, tale situazione legata al costo del caffè potrebbe anche prossimamente peggiorare, e arrivare a toccare i 2 euro, in base a quanto spiegato da Cristina Scocchia, amministratore delegato Illycaffè.
Un po’ dappertutto, mediamente, il costo del caffè al bar è cresciuto, con un prezzo che in molti casi risulta essere più altro negli ultimi tempi, rispetto al passato. Uno scenario che potrebbe anche peggiorare però, come ha avuto modo di spiegare l’amministratore delegato di Illycaffè Cristina Scocchia all’Adnkronos. Le previsioni infatti non sarebbero delle migliori, con il prezzo della tazzina del caffè che potrebbe arrivare anche a due euro, rappresentando quello che è uno scenario economico complesso e sempre in evoluzione.
Tale aumento non avverrebbe per caso ma si legherebbe a delle ragioni, e tra queste in particolare il cambiamento del clima, che influenza in maniera negativa le coltivazioni in Paesi importanti come nel caso del Brasile e del Vietnam. Altresì, ad aggravare i costi del trasporto, le difficoltà di tipo logistico inerenti il Canale di Suez. Altro aspetto che contribuisce a tenere i prezzi alti si lega alle speculazioni rispetti ai mercati delle soft commodities. Si tratta di beni agricoli o prodotti naturali che si scambiano nei mercati delle materie prime.
Caffè al prezzo di 2 euro nei prossimi mesi? Perché potrebbe accadere e alcuni dettagli in merito
Tiene dunque banco il tema legato al prezzo del caffè, già al centro di recenti aumenti. Come detto, una tazzina potrebbe arrivare nei prossimi mesi anche a costare 2 euro, secondo quanto illustrato dall’amministratore delegato di Illycaffè Cristina Scocchia.
Quest’ultima ha affermato che “siamo sempre nella tempesta“, facendo riferimento ad un mercato che è ancora caratterizzato dalla volatilità del caffè verde, e da “un trend rialzista senza precedenti”. Viene spiegato che attualmente il costo del caffè verde è di “245 cents per libbra, il 66% in più dell’anno scorso“, ovvero sia più del “doppio rispetto a 3 anni fa”. Tali aspetto chiarisce la motivazione dietro l’aumento del costo della tazzina del caffè al bar “del 15%, e adesso costa in media un euro e mezzo in Italia”.
Inoltre, viene stimato che potrà ulteriormente aumentare, arrivando poi “a toccare i 2 euro nei prossimi mesi”, qualora tali pressioni rialziste rispetto al costo del caffè verde, la materia prima, dovessero proseguire.
L’aumento dei costi della materia prima va a tradursi nel tempo in una crescita del prezzo finale pagato dai consumatori. L’Ad di Illycaffè ha sottolineato che pur in presenza dell’aumento dei costi di produzioni pari al diciassette per cento nel biennio 2022-23, l’azienda ha provato a contenere gli aumenti. Più nel dettaglio, ha trasferito soltanto un terzo di tale aumento, ai consumatori. Lo scenario odierno, però, potrebbe rendere necessario per l’azienda rivedere la politica de prezzi.
Non mancano le incertezze rispetto al caffè e al suo futuro, considerando le problematiche climatiche e di natura economica che avranno un ruolo importantissimo. Ad oggi, le previsioni indicano che la bevanda potrebbe legarsi ad aumenti di prezzo, mentre le aziende che operano tale settore provano a muoversi in tali situazioni complesse facendo ricorso a diverse strategie.
