La Riforma del catasto avrà delle conseguenze anche sul calcolo dell’ISEE. Cosa cambia per le richieste dei Bonus e dei benefici economici?
Entro la fine del 2024 è attesa la Riforma del catasto, una misura necessaria per rendere compatibili i dati catastali con quelli del mercato immobiliare.
In particolare, la manovra punta a favorire la crescita economica del Paese, a migliorare l’efficacia del sistema delle imposte sui patrimoni, a eliminare i “micro tributi” e a combattere l’evasione fiscale.
L’obiettivo del Governo è di attribuire a ogni unità immobiliare un determinato valore patrimoniale, che dovrà essere adeguato nel tempo sulla base di specifici parametri.
Gli elementi che verranno presi in considerazione per il calcolo del valore patrimoniale saranno: la posizione geografica, le dimensioni dell’immobile, la manutenzione e le sue peculiarità. In questo modo, potrà essere stabilito in maniera equa l’ammontare delle tasse e, grazie all’aggiornamento costante, potrà essere contrastato l’abusivismo edilizio.
La Riforma del catasto avrà una forte incidenza anche sul sistema tributario, con un incremento delle rendite catastali (che varierà da Regione a Regione) e un considerevole cambiamento dell’IMU, delle imposte di registro e di quelle catastali.
Non bisogna, tuttavia, trascurare le conseguenze che la rivalutazione delle rendite catastali avrà sull’ISEE, perché il valore della prima casa potrebbe aumentare. Cosa cambierà in tal senso? Scopriamolo.
La Riforma del catasto avrà degli effetti inevitabili sulla determinazione dell’ISEE.
Secondo i primi calcoli, infatti, una casa con un valore catastale pari a circa 25 mila euro potrebbe subire un aumento fino a 100 mila euro, ossia del 319%. Gli esperti hanno previsto che l’IMU (l’Imposta Municipale Unica) potrebbe salire mediamente di 1.150 euro.
Queste modifiche incideranno negativamente anche sull’ISEE e, di conseguenza, sul diritto a percepire Bonus e agevolazioni legati al reddito. Quasi tutti gli immobili, infatti, hanno un valore catastale di gran lunga inferiore a quello reale. Se il valore catastale della prima casa è destinato ad aumentare del 319% con la Riforma del catasto, verrà modificato anche il livello di ISEE.
Questo significa che all’incremento delle rendite catastali sarà legato un incremento dello stesso ISEE. Molti contribuenti, dunque, potrebbero perdere la possibilità di richiedere la maggior parte dei benefici e dei vantaggi riservati a coloro che hanno un ISEE particolarmente basso.
Ovviamente, al momento si tratta solo di ipotesi perché, fino a quando la Riforma non sarà definitiva, è difficile fare stime esatte su come cambieranno le imposte sulla casa e su quali elementi saranno determinanti per attuare le variazioni.
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