Alcuni ricercatori hanno scoperto che un noto farmaco antitumorale fa regredire completamente il cancro al colon retto.
Lo studio effettuato da ricercatori britannici dà nuove speranze di guarigione a chi è stato diagnosticato un tumore al colon retto, perché sembra che un determinato farmaco immunoterapico agisca 10 volte di più della chemioterapia.
Come sappiamo, la chemioterapia è un trattamento che dà molti effetti collaterali, e poter utilizzare un farmaco alternativo migliorerebbe sicuramente la qualità della vita dei pazienti oncologici.
Il cancro al colon-retto è uno dei più letali e i casi di diagnosi sono in aumento. In Italia si assiste a 500 mila diagnosi all’anno. Segue, per incidenza e mortalità, il cancro al polmone e quello al seno.
Un team di scienziati ha però fatto una scoperta incredibile, che dà speranza: un noto principio attivo già esistente, il Pembrolizumab, ha sconfitto completamente il cancro al colon-retto in alcuni soggetti. La sua efficacia, ricordano i ricercatori, semprerebbe di 10 volte superiore alla chemioterapia.
Questo principio attivo, noto maggiormente con il nome di un farmaco antitumorale, il Keytruda, è una sostanza immunoterapica, ed è un anticorpo umanizzato. Significa che l’anticorpo proviene da animali e poi viene ingegnerizzato per renderlo utilizzabile negli esseri umani.
Il farmaco va ad agire su una proteina che impedisce al sistema immunitario di attaccare il tumore. Il medesimo farmaco si è dimostrato molto efficace anche contro il linfoma di Hodgkin e il cancro al seno triplo negativo, una delle forme di tumore più difficili da combattere.
L’anticorpo monoclonale umanizzato è stato somministrato ad un tot di pazienti prima dell’intervento chirurgico a cui si dovevano sottoporre per eliminare il cancro al colon-retto. Gli esperti si sono detti entusiasti quando hanno visto i risultati: 32 pazienti (il 59% del totale) che avevano effettuato la terapia con il Pembrolizumab prima dell’operazione “sono risultati liberi dalla malattia, cioè non presentavano segni del cancro“. Tra coloro che invece avevano effettuato la chemioterapia, solamente il 4% ha ottenuto lo stesso risultato.
Un traguardo che è stato definito dagli stessi ricercatori “entusiasmante” e che apre le porte alla possibilità che in futuro si evitino interventi chirurgici e chemioterapia.
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