L’ipotesi è che il Governo stia valutando uno stop al rinnovo della Carta Dedicata a Te dopo il 2024. La misura pronta a sparire dopo un anno e mezzo di vita.
La Carta Dedicata a Te ha aiutato tante famiglie in difficoltà economica a risparmiare sulla spesa alimentare. Da poco è stato pubblicato il Decreto attuativo che disciplina l’erogazione 2024 ma ora giunge una notizia inaspettate. Il Governo sta valutando lo stop alla misura.
A settembre arriverà la nuova Carta Dedicata a Te 2024 e probabilmente si tratterà dell’ultima erogazione. Il Governo non sembra intenzionato, infatti, a prorogare la misura nel 2025. Il 24 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo redatto dal Ministero dell’agricoltura insieme al Ministero del Lavoro e dell’Economia con le indicazioni circa i nuovi versamenti sostenuti da un Fondo di 600 milioni di euro.
Beneficiarie rimangono le famiglie con ISEE entro i 15 mila euro e minimo tre componenti. L’importo spettante è di 500 euro da spendere per comprare beni alimentati, fare rifornimento o acquistare abbonamenti al trasporto pubblico locale. I soldi sono erogati sulle Carte prepagate da ritirare presso un Ufficio Postale dopo che un sms avviserà il percettore della disponibilità delle stesse. Novità 2024 è la non cumulabilità con la Carta Acquisti.
Pessime notizie per milioni di famiglie italiane beneficiarie della Carta Dedicata a Te. Nel 2025 potrebbero non ricevere la somma prevista per la social card. Dopo il boom dell’anno in corso con 30 mila emissioni in più rispetto al 2023 e l’aumento dell’importo fino a 500 euro potrebbe esserci lo stop della misura. Fortunatamente se così dovesse essere l’interruzione arriverà solo il prossimo anno. Sono garantite, dunque, le erogazioni per il 2024 ai nuclei familiari che rispettano i requisiti.
I pagamenti sono stati già programmati per settembre, dopo che il Governo individuerà la nuova modalità di assegnazione delle carte sociali in accordo con Poste Italiane, INPS e Comuni. Ma perché la proroga è esclusa dai piani del Governo? Il motivo sta nei costi della misura, circa 600 milioni di euro che inevitabilmente si ripercuotono sulle casse statali.
In più è spuntata l’esigenza di ridurre il debito pubblico secondo le indicazioni dell’Unione Europea. Sono stati fissati nuovi parametri che porteranno l’Italia ad intraprendere iniziative per scendere dal 7,4% di deficit al 3% entro il 2026. Un obiettivo raggiungibile solo effettuato tagli come quello della Carta Dedicata a Te, del Bonus mamme in busta paga o degli assegni pensionistici.
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