L’ISEE errato può avere gravi conseguenze economiche e penali. Meglio agire tempestivamente e rettificare le informazioni.
Se l’Agenzia delle Entrate e l’INPS si dovessero accorgere di difformità nell’ISEE scatterebbero sanzioni e pene detentive. Meglio controllare con attenzione i dati e non omettere nulla e in caso di errori correggerli subito.
Dato che l’ISEE permette l’accesso a Bonus e agevolazioni un eventuale errore avrebbe gravi conseguenze percependo soldi indebitamente. Le misure economiche erogate dallo Stato o dagli enti pubblici sono concesse ai cittadini che rientrano in determinate soglie ISEE e hanno importi differenti in base al valore dell’Indicatore. Calcolare un ISEE più basso per omissione di dati o informazioni errate significherebbe commettere un reato di indebita erogazione pubblica. Sappiamo che è facile sbagliare considerando la mole di dati da inserire nella Dichiarazione Sostitutiva Unica.
L’errore può capitare sia che si agisca in autonomia tramite il sito dell’INPS sia rivolgendosi a CAF e patronati. Tanti cittadini all’inizio del 2024 hanno sbagliato per seguire l’indicazione del Governo relativa alla cancellazione dei Titoli di Stato e del BFP dal calcolo ISEE. Al momento il regolamento non è ancora stato modificato e di conseguenza una DSU senza gli strumenti di risparmio e investimento sarebbe considerata errata.
Come correggere l’ISEE sbagliato ed evitare sanzioni
Il contribuente non appena si dovesse accorgere di un errore nell’ISEE dovrebbe procedere con la correzione della DSU. Ci sono due alternative. La prima prevede la compilazione del modello integrativo FC3 per comunicare i dati mancanti entro quindici giorni dall’inoltro della prima richiesta di calcolo ISEE. La seconda, invece, consiste nel compilare da capo una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica inserendo i dati corretti o mancanti. Questo nuova DSU sostituirà la precedente.
Le due strade si possono percorrere in autonomia oppure avvalendosi dell’aiuto del CAF al quale ci si era rivolti per la compilazione. Ricordiamo che la responsabilità dell’errore ricade sul cittadino perché non si può accusare il CAF di non aver inserito un dettaglio non fornito dal contribuente. Ma quali sono i rischi qualora si iniziasse a ricevere un Bonus con ISEE errato?
In caso di difformità sono previste sanzioni amministrative di importo compreso tra 5.164 e 25.882 euro. Secondo la normativa la cifra massima della multa non può in nessun caso superare il triplo del valore dell’agevolazione ottenuta con l’ISEE sbagliato. Se il Bonus percepito indebitamente dovesse superare i 3.999,96 euro, invece, la conseguenza sarebbe la pena detentiva per un periodo compreso tra tre mesi e sei anni.