Quando tinteggiare casa dà diritto ad un Bonus che permetterà di recuperare parte delle spese effettuate per abbellire l’immobile?
Arriva per tutti il momento di dover ritinteggiare le pareti di casa interne ed esterne. Un lavoro pesante soprattutto economicamente soprattutto se i metri quadri da pitturare sono molti. Come si può cercare di risparmiare?
La casa di proprietà è il sogno degli italiani. Avere un patrimonio immobiliare significa avere una certezza finanziaria maggiore e un’eredità da lasciare ai figli. Naturalmente l’acquisto di una casa comporta una serie di sacrifici a partire dal mutuo fino alla ristrutturazione dell’abitazione che sarà necessaria prima o poi. Le pareti vanno ritinteggiate, il bagno ristrutturato, gli infissi cambiati se vecchi per non parlare degli interventi resi indispensabili dalla Direttiva Case Green dell’Unione Europea.
Parliamo dell’installazione di pannelli fotovoltaici, della sostituzione della caldaia, del cappotto termico. I costi lievitano e i Bonus edili sono l’unico modo per poter recuperare parte delle spese nel tempo (in dieci anni) tramite detrazione. Il dubbio per tanti contribuenti è se sia possibile o meno far rientrare le spese di tinteggiatura nei Bonus per la ristrutturazione della casa a fronte, ad esempio, di una ristrutturazione del bagno.
Abbiamo parlato di più Bonus edili. Per ristrutturare il bagno si può accedere al Bonus per le opere di restauro straordinario che dà diritto ad una detrazione fiscale del 50%. Per le opere ammesse alla detrazione è necessario presentare la CILA – Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata – e vi rientrano la sostituzione delle tubature dei sanitari, la sostituzione delle piastrelle sulle pareti e sul pavimento nonché le opere di tinteggiatura del bagno.
E se si dovessero tinteggiare le pareti di altri ambienti o quelle esterne dell’immobile? In tal caso non si potrà inserire la spesa tra gli invertenti detraibili perché non si parla più di manutenzione straordinaria ma ordinaria dell’edificio non inclusa nel beneficio. Secondo la normativa, infatti, le spese di manutenzione ordinaria sono detraibili solo se riguardano parti comuni di un edificio residenziale (la facciata del palazzo o la scala interna per esempio).
Significa che la detrazione al 50% spetterà unicamente per le spese di tinteggiatura affrontate per il bagno ristrutturato dal contribuente. Ricordiamo l’importanza di conservare correttamente tutta la documentazione attestante i pagamenti che dovranno essere tracciabili (non sono ammessi i contanti). Sono con fatture e ricevute (e la CILA inviata nei tempi giusti) si potranno recuperare parte delle spese.
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