Ciaran, dopo il Nord Europa la tempesta punta sull’Italia. Le zone a rischio

Un altro evento climatico estremo colpisce il Vecchio Continente. Il bilancio finora è di almeno 5 morti tra Francia, Olanda, Belgio, Germania e Spagna. Colpito duramente anche il sud del Regno Unito. In Veneto e Friuli Venezia Giulia l’allerta è rossa

 

Un altro evento climatico estremo si abbatte sul Vecchio Continente. Dopo aver colpito il Nord-Ovest dell’Europa – facendo finora 5 morti – la tempesta Ciaran punta minacciosamente sull’Italia, dove è allerta meteo. Secondo le previsioni, le prime regioni a essere investite saranno quelle settentrionali, seguite dalle zone del centro tirrenico.

In Friuli Venezia Giulia l’allerta è rossa, come in Veneto, dove il presidente Luca Zaia ha riunito l’unità di crisi. Ci si aspettano venti fino a 130 chilometri orari e temporali intensi: per questo verranno chiuse le scuole partendo dalle province più esposte sia in Friuli sia in Veneto.  In altre nove Regioni l’allerta resta arancione.

La Lombardia

In Lombardia resta alta l’attenzione in particolare a Milano dopo l’esondazione del fiume Seveso dello scorso martedì, con una stima dei danni che secondo Confcommercio Milano è almeno di 11milioni di euro. L‘allerta resta di colore giallo per criticità di piogge e temporali. Quasi per l’intera giornata, la pioggia non ha smesso di cadere, a tratti anche in maniera molto abbondante. Il cattivo tempo porterà con sé anche ulteriori abbassamenti di temperatura, con le prime nevicate attese sopra i 1.700 metri. Nei quartieri allagati dall’esondazione del Seveso, Isola e Niguarda, le strade sono tornate alla normalità attraverso il lavoro di protezione civile, vigili del fuoco e numerosi cittadini che si sono dati da fare per ripulire le vie anche dal fango.

L’Emilia Romagna

È stata prorogata l‘allerta arancione per maltempo sull’Emilia-Romagna per i temporali previsti. L’allerta riguarda la quasi totalità della Regione, a eccezione della costa e della pianura romagnola (allerta gialla) e della pianura ferrarese (verde). Le previsioni per domani danno temporali localmente anche di forte intensità, più probabili sulle aree montane centro-orientali, in esaurimento dalle ore serali. Attenzione massima, in particolare, nelle aree montane per le frane, vista anche la pioggia caduta nei giorni scorsi.

La Liguria

Il Levante Ligure si conferma arancione e preoccupa il mare: sono previste onde fino a sei metri. A seguito del forte vento l’Aurelia è stata provvisoriamente chiusa nel Comune di Beverino (La Spezia) per la caduta di un albero sulla carreggiata. Il maltempo ha colpito il Comune di Ne, nell’entroterra genovese, dove una frana ha interessato la strada comunale in località Noceto obbligandone la chiusura. È stata sfollata una famiglia di tre persone in quanto impossibilitata a raggiungere la propria abitazione, che non risulta però danneggiata.

Milano dopo l'esondazione del Seveso del 31 ottobre
Milano dopo l’esondazione del fiume Seveso lo scorso 31 ottobre | Foto ANSA/MATTEO CORNER – Cityzen.it

La Toscana

Anche la Toscana prosegue con l‘allerta arancione, mentre il governatore Eugenio Giani parla di “ulteriore peggioramento nelle prossime ore”. A Viareggio è stata disposta la chiusura di scuole e pinete. Stop alle lezioni anche nella provincia di Massa Carrara. Sono circa 3.600 le utenze senza corrente elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel. Raffiche di vento hanno sferzato l’Argentario oltre i 100 chilometri orari e Viareggio a 83km/h. Interventi per smottamenti nelle province di Massa-Carrara, Lucca e Pistoia. Allagamenti in provincia di Pistoia, Castelnuovo Garfagnana (Lucca), nella Piana di Pisa e in quella di Firenze. Allagamenti anche nella zona di Forte dei Marmi.

Le Marche

A causa del forte vento ci sono state decine di interventi dei vigili del fuoco nelle Marche per rami e alberi pericolanti o caduti in strada, ma anche pali divelti dalle forti raffiche. Finora non si registrano particolari danni o criticità ma l’allerta per forte vento da Sud-Ovest si conferma arancione così come proseguirà l’allerta gialla per temporali.

Il Lazio

La Protezione civile del Lazio ha emesso una nuova allerta gialla dalla sera del 2 novembre e per le successive 18-24 ore. Si prevedono sul Lazio precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

La Campania

A Napoli e in molti altri Comuni della Campania scatta la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, anche private, e dei cimiteri. A Napoli lo prevede un’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi, alla luce dell’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile regionale dalle 21 del 2 novembre e per le successive 24 ore. Analoghe ordinanze sono state firmate dai sindaci di Caserta, Benevento, Salerno e di molti altri sindaci della Campania. Stop anche agli aliscafi per le isole del Golfo.

Almeno 5 morti in Europa

Da mercoledì scorso, quando Ciaran si è abbattuta sull’Europa, con venti record di quasi duecento chilometri all’ora, il bilancio è di almeno cinque morti, inclusa una bambina di quattro anni, tra Francia, Olanda, Belgio, Germania e Spagna.

La tempesta ha colpito duramente anche il sud del Regno Unito, in particolare la Cornovaglia, con raffiche fino a 160 chilometri orari, provocando inondazioni e danni ingenti. Migliaia di case sono rimaste al buio. Finora non si registrano fortunatamente vittime. In Francia le persone prive di elettricità sono oltre un milione. In Belgio più di 200 voli sono stati cancellati

Cosa è la tempesta Ciaran

Ciaran è finora il più intenso evento meteorologico del 2023. Si è formata a seguito dello scontro tra masse d’aria fredde e calde nell’ovest dell’Atlantico. La tempesta sta imperversando in buona parte dell’Europa, con venti fino a 120 chilometri orari, mareggiate e temporali. Si stratta di un profondissimo e vasto vortice ciclonico con valori di pressione prossimi ai 960hPa (hectopascal, unità di misura della pressione atmosferica). Causa fenomeni estremi paragonabili a quelli associati a un “Major Hurricane”, un uragano di categoria 3 o superiore.

L’occhio del ciclone si sta spostando dal Canale della Manica verso la Norvegia e, nonostante la distanza dall’Italia, a causa della sua impressionante dimensione e della potenza può colpire duramente anche la Penisola. Con le sue larghe maglie sta estendendo la propria influenza anche a latitudini più meridionali, fino a raggiungere il nostro Paese. Secondo il Consorzio Lamma-Cnr, l’instabilità atmosferica “si è rinforzata anche dalle temperature del mare che è estremamente caldo”.

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