Come abbassare (legalmente) la rendita catastale e pagare meno tasse

La rendita catastale si può abbassare in modo tale da pagare meno tasse. Scopriamo i metodi legali per risparmiare molti soldi.

Avere una casa di proprietà comporta degli obblighi come il pagamento delle tasse. L’importo delle imposte dipende anche dalla rendita catastale dell’immobile. Più sarà alta maggiore saranno le cifre da corrispondere. Ecco perché tanti proprietari avvertono l’esigenza di ridurre la rendita.

I metodi per abbassare la rendita catastale
I metodi per abbassare la rendita catastale (Cityzen.it)

La rendita catastale è il reddito attribuito dall’Agenzia delle entrate al bene immobile, fabbricato o terreno che può produrre reddito. La rendita è collegata ad ogni unità immobiliare (Catasto Fabbricati) e alla particella catastale (terreno) con distinzione tra reddito dominicale e reddito agrario (Catasto Terreni Rendita Catastale). Per definire la rendita catastale si tengono in considerazione la consistenza dell’unità immobiliare (superficie dell’immobile più il numero di vani e la volumetria) e la tariffa d’estimo unitaria (varia in base al Comune di ubicazione e alla classe catastale di appartenenza). A partire dalla rendita catastale si calcolano diverse imposte sulle abitazioni. Più elevato sarà il valore della rendita maggiore sarà l’importo di queste imposte. Da qui l’esigenza di abbassarne tale valore per pagare al Fisco meno tasse.

I metodi per abbassare la rendita catastale dell’immobile

Categoria catastale, Comune di residenza, superficie dell’immobile sono i parametri base per il calcolo della rendita catastale. Per conoscere l’esatto valore della rendita basterà richiedere una visura catastale (online gratis tramite il portale dell’AdE) ma come abbassarlo? La possibilità è concessa qualora le condizioni dell’abitazione siano cambiate rispetto al momento del calcolo originario della rendita.

Quando è possibile abbassare la rendita catastale
Quando è possibile abbassare la rendita catastale (Cityzen.it)

Se così fosse si potrebbe inoltrare un’istanza per diminuire il valore per degrado dell’immobile, ad esempio, a condizione che si presenti idonea documentazione attestante il peggioramento delle condizioni. Sarà necessario un supporto tecnico, dunque, per procedere su questa via. In caso di degrado parziale, invece, il proprietario potrà fare istanza di frazionamento separando la parte rovinata della casa in modo tale da creare una nuova unità immobiliare. Ogni unità immobiliare creata avrà, così, una rendita diversa, una delle quali molto inferiore all’altra.

Un altro trucco per abbassare la rendita prevede un cambio di destinazione d’uso. Questa, infatti, incide sul valore della rendita catastale. Se abitazione principale il valore sarà più basso rispetto ad un locale commerciale volto a produrre un reddito maggiore. Attenzione, il cambio di destinazione d’uso non dovrà essere fittizio, solo sulla carta ma reale per non incorrere in sanzioni. Infine, si potrebbe abbassare la rendita chiedendo una rettifica a causa di errori di censimento (dove adeguato accertamento).

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