I percettori di Pensione di Cittadinanza non rimarranno senza aiuti nel 2024, ma dovranno attivarsi il prima possibile per continuare a ottenere un sussidio.
Dal 1° gennaio 2024 la Pensione di Cittadinanza si è trasformata in Assegno di Inclusione. Per ricevere il nuovo aiuto economico occorre inviare la domanda di accesso alla prestazione tramite il portale dell’INPS.
Al pari del RdC anche la Pensione di Cittadinanza ha concluso il suo percorso l’ultimo giorno del 2023 per diventare Assegno di Inclusione nel 2024. I percettori potranno ricevere ancora il supporto al reddito inviando domanda il prima possibile per non rimanere senza mensilità. Chi presenterà richiesta a gennaio potrà eccezionalmente ottenere i soldi dell’AdI a gennaio stesso. Da febbraio, invece, i versamenti scatteranno nel mese successivo a quello di inoltro della domanda.
Gli interessati possono, dunque, già sfruttare la piattaforma dell’INPS per fare domanda di Assegno di Inclusione per poi firmare il Patto di Attivazione Digitale (in caso contrario non si riceverà il sussidio economico) o attendere l’8 gennaio per avvalersi dell’aiuto dei CAF e Patronati. Ma come funziona questa nuova misura sostitutiva della Pensione di Cittadinanza?
Nel 2023 le famiglie con minori, persone con disabilità e over 60 hanno ricevuto previa richiesta il Reddito di Cittadinanza. Nel 2024 dovranno fare domanda di Assegno di Inclusione. Si è aggiunta un’altra categorie, i nuclei familiari che vertono in condizioni di disagio sociale inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territorialmente competenti e certificati dalla Pubblica Amministrazione.
Per poter accedere all’Assegno di Inclusione occorrerà avere un ISEE entro i 9.360 euro. Inoltre il valore della casa di abitazione dovrà essere inferiore a 150 mila euro a fini IMU mentre il valore del patrimonio immobiliare dovrà risultare non superiore a 30 mila euro se diverso dalla casa di abitazione. Il patrimonio mobiliare, invece, dovrà essere inferiore a 6 mila euro per la persona sola a cui si aggiungono 2 mila euro per ogni componente familiare e fino a 10 mila euro se ci sono figli o persone disabili nella famiglia.
Tra i requisiti anche un reddito familiare entro i 6 mila euro all’anno moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza. Soglia che sale a 7.560 euro moltiplicato per il parametro in caso di over 67 o componenti con disabilità grave o non autosufficienti. A queste condizioni l’Assegno di Inclusione verrà erogato per 18 mensilità con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi dopo la sospensione di un mese.
Concludiamo sottolineando come la sottoscrizione del Patto di Attivazione digitale nel SIISL è determinante per ricevere la misura, a qualsiasi età.
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