Risparmiare guadagnano 1000 euro al mese: le strategie da provare e alcuni aspetti da sapere: occhio a questi aspetti
Sono in tanti a chiedersi come fare per poter risparmiare e accantonare dei risparmi, soprattutto nel caso in cui non si disponga di uno stipendio particolarmente alto. In tal senso, vi sono delle strategie da sperimentare per provarci.
Quelli in questione sono tempi difficili, con molte persone che si trovano a rischio povertà e che possono disporre di stipendi magari non particolarmente alti. Proprio in virtù di tale situazione, in molti si domandano se vi sia un possibile modo per provare a metter via qualche risparmio.
Nel caso, ad esempio, di chi debba occuparsi soltanto di se stesso con ciò che guadagna, delle possibili strategie si potrebbero mettere in campo, mentre nel caso di una famiglia che vede l’arrivo di mille euro mensili, considerando le varie spese e l’inflazione, risparmiare potrebbe risultare molto complesso.
Anzitutto dunque, in primo luogo occorre risolvere la propria eventuale situazione debitoria, ed il riferimento va a quelli che si possono gestire in tempi rapidi, ovvero lungo pochi mesi. Si può pensare per esempio all’acquisto a rate.
In secondo luogo, occorre poi mettere nero su bianco per aver consapevolezza della propria situazione tra spese ed entrate, così da poter ragionare su quali poter tagliare. Molto utile può essere compiere la divisione delle spese, da separare nelle spese cruciali che non si possono rimandare, e quelle accessorie invece.
Per quanto riguarda le spese necessarie, anzitutto vi sono le bollette che non si possono rinviare. Tuttavia, non mancano online alcune alternative che possono tornare utili per la comparazione dei prezzi, così da non limitarsi al primo contratto in cui ci si può imbattere. Anche una piccola cifra risparmiata, come dieci euro mensili, può essere utile, soprattutto se si allarga il discorso a luce, gas e internet, arrivando a trenta euro.
E se si fa il calcolo all’anno, ecco che si potrebbe arrivare a trecento sessanta euro. Altro aspetto importante riguarda la spesa, e importante può essere recarsi al supermercato muniti di una specifica lista, così da evitare eventuali sprechi o l’acquisto di prodotti non necessari. Con la lista, la verifica delle offerte e la scelta del giusto punto vendita, si potrebbe risparmiare un po’. Utile è anche ragionare sul costo al chilo e non a confezione. I risparmi legati alla spesa a settimana potrebbero ammontare a venti euro, e a novecento sessanta se si ragiona sull’intero anno.
Provare a risparmiare pur non guadagnando molto può passare per l’applicazione dunque di alcuni accorgimenti, e la messa in pratica di alcune strategie. Nell’ambito delle spese superflue, si potrebbero inserire ad esempio i telefoni di fascia alta, gli abbonamenti streaming, vestiti costosi e così via. Accanto a tali voci, spazio anche ad altre spese potenzialmente evitabili.
Potrebbe essere il caso delle cene fuori, di un certo tipo di vacanza, magari troppo costosa, ma anche della colazione al bar oppure al pranzo sul posto lavorativo. Pensando alla colazione al bar, in media il costo del caffè col cornetto è di 2.56 euro, i quali se moltiplicati per ventisei giorni di lavoro, immaginando di saltarne uno a settimana, arrivano a 66.56 euro. All’anno, si tratterebbe di 798.72 euro. Analogamente, la pausa pranzo può essere molto costa e un risparmio rilevante può arrivare dal prepararsi il cibo a casa.
Nell’ottica del risparmio poi, può essere utile l’applicazione di una ben nota regola, che prevede di impiegare il cinquanta per cento delle entrate nelle spese cruciali, il trenta per cento nelle spese personali ed il venti per cento da mettere nel fondo risparmio.
Facendo qualche calcolo ovviamente approssimativo e meramente indicativo, partendo da una entrata da mille euro, vanno considerati anzitutto i costi ipotetici degli affitti, che possono essere di trecento settanta euro, e di trecento venticinque euro, rispetto ad utenza e spesa. Ciò che resta, dunque, sarebbe all’incirca pari a trecento euro, e per tale ragione si potrebbe riflettere sulla situazione abitativa, magari ragionando sulla condivisione dell’affitto con un’altra persona, al pari del discorso inerente le utenze.
Così facendo, sempre per ipotesi ovviamente, la media delle utenze potrebbe abbassarsi ad ottanta euro, l’affitto invece a cento ottantacinque, mentre immutati sarebbero i centosessanta euro della spesa alimentare al mese. Ecco che, con una cifra sui quattrocento venticinque euro, si potrebbe rientrare nel cinquanta per cento sopracitato. In tal modo si potranno utilizzare trecento euro al mese per spese personali, e tale cifra potrebbe anche esser ridotta, riuscendo magari ad accantonare sino a duecento euro mensili. Si tratta ovviamente, lo si ripete, di cifre indicative per un tema che va approfondito e ragionato per specifica situazione.
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