Per le malattie della tiroide si può ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. In particolare sono 9 le patologie che lo consentono. Ecco quali.
La tiroide è un organo importantissimo perché regola la maggior parte delle principali funzioni dell’organismo.
In alcuni casi, tuttavia, potrebbero esserci delle disfunzioni della ghiandola e insorgere patologie molto gravi. La diagnosi precoce è fondamentale perché le malattie tiroidee sono croniche e richiedono particolari cure.
Ovviamente questo significa che i pazienti dovranno sottoporsi a visite ed esami per tutta la vita e affrontare spese ingenti. Per questo motivo, si può usufruire dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Nel dettaglio, sono nove i disturbi per i quali è previsto tale beneficio. Scopriamo quali sono.
Esenzione ticket sanitario per malattia della tiroide: i casi in cui può essere richiesta
La maggior parte delle malattie che riguardano la tiroide consentono di ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
In particolare, sono nove le patologie per le quali si è esonerati:
- iperparatiroidismo (codice 252.0);
- ipoparatiroidismo (codice 252.1);
- ipotiroidismo congenito (codice 243);
- ipotiroidismo acquisito (codice 244);
- tiroidite linfocitaria cronica (codice 245.2);
- gozzo tossico diffuso (codice 242.00/01);
- gozzo tossico uninodulare (codice 242.10/11);
- gozzo tossico multinodulare (codice 242.20/21);
- gozzo nodulare tossico non specificato (codice 242.30/31).
Per usufruire dell’agevolazione, è necessario che le patologie siano accertate da un medico specialista (ossia un endocrinologo), che presta servizio presso il Servizio Sanitario Nazionale. L’elenco degli esami diagnostici e dei medicinali per i quali spetta l’esenzione può essere facilmente consultato presso il sito dell’ASL regionale, a seconda del codice.
Per richiedere l’esenzione dal ticket sanitario per patologie legate alla tiroide bisogna, innanzitutto, ottenere un certificato da parte del medico curante o specialista. Il certificato, poi, va inviato all’ASL di appartenenza, che dovrà valutare la situazione. In alcune ipotesi, potrebbe essere necessario allegare anche un’ulteriore documentazione medica attestante la diagnosi e la cura richiesta.
In caso di esito positivo, l’ASL rilascerà il tesserino di esenzione, da esibire ogni volta che si usufruisce dei servizi sanitari. L’esenzione dal ticket ha una durata limitata e variabile a seconda della gravità della situazione sanitaria accertata. Per il rinnovo dell’agevolazione è necessario seguire la stessa procedura per la richiesta iniziale e presentare la certificazione.
Ricordiamo, infine, che oltre alla possibilità di non pagare il ticket sanitario, la legge consente di usufruire di una serie di agevolazioni lavorative, stabilite dalla Legge 104/1992. In particolare, si possono richiedere tre giorni di permessi retribuiti al mese e il congedo straordinario retribuito della durata massima di due anni, per i familiari che prestano assistenza ai disabili gravi.