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Concordato preventivo, chi rischia l’immediata esclusione

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Valentina Trogu

Il concordato preventivo biennale si rivolge ai contribuenti che soddisfano determinati requisiti. Il rischio è l’esclusione dall’accordo.

Il Decreto 13/2024 è stato modificato dal Decreto correttivo del 26 luglio 2024. Nello specifico, sono cambiati i limiti reddituali da rispettare per non essere esclusi dal concordato preventivo biennale con il Fisco.

Esclusione dal concordato preventivo, per chi (Cityzen.it)

Il Concordato preventivo biennale è un accordo tra i contribuenti che applicano gli ISA e gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni aderenti al regime forfettario e il Fisco. Consente per un biennio di pagare le tasse secondo la stima preventivata dall’Agenzia delle Entrate e non in base all’effettivo guadagno. In questo modo si cerca di spingere i contribuenti ad adempiere spontaneamente agli obblighi dichiarativi.

Per poter accedere al concordato occorrerà non avere debiti fiscali di importo elevato, aver presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi e non avere condanne per reati fiscali, societari e di riciclaggio/autoriciclaggio. L’uso del software su Il tuo ISA sarà possibile entro il 15 ottobre. Sono previsti anche dei limiti di reddito da rispettare che sono stati corretti recentemente. Superando le nuove soglie scatterà l’esclusione automatica dal concordato.

I limiti di ricavi e compensi per accedere al concordato preventivo

I contribuenti del regime fiscale ISA devono rimanere entro il limite di ricavi e compensi di 7,7 milioni di euro nel biennio per evitare l’esclusione dal concordato preventivo. Chi si trova nel regime forfettario, invece, dovrà rispettare la soglia di 150 mila euro. Viene introdotta con il Decreto, quindi, una causa di cessazione specifica e immediata per i contribuenti forfettari con uscita dal concordato qualora superino il limite di 150 mila euro (limite di 100 mila euro previsto dall’articolo 1 comma 71 I 190/1994 più la maggiorazione del 50%).

I limiti di reddito per accedere al concordato preventivo biennale (Cityzen.it)

Significa poter contare su un innalzamento indiritto della soglia di incassi da rispettare per chi sta e vuole rimanere nel forfettario fissato a 85 mila e 100 mila euro. Per quanto riguarda, invece, i contribuenti ISA, il Decreto correttivo introduce la lettera b-quater che prevede per l’anno in corso il rispetto della soglia reddituale di 7.746.853 euro per non perdere i benefici del concordato preventivo. Nel calcolo dei ricavi sono esclusi i corrispettivi legati alle cessioni di azioni, obbligazioni, titoli e strumenti finanziari simili.

I compensi, poi, si calcolano tenendo conto della differenza tra il reddito derivante dall’esercizio delle arti e delle professioni e le spese sostenute. Solo soddisfacendo i requisiti reddituali, dunque, si potrà aderire al nuovo strumento di dialogo dedicato alle Partite IVA e conoscere la proposta dell’Agenzia delle Entrate in relazione alle presunte tasse da pagare.

Valentina Trogu

Giornalista pubblicista, Web content writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in sociologia-analisi delle politiche sociali. Mi occupo della stesura di articoli toccando varie tematiche tra cui economia, salute, tecnologia, attualità. In questo modo posso coltivare la mia passione per la scrittura e cercare di rendere fruibili le informazioni ad un maggior numero di persone.

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