Congedo parentale, dal 2024 cambiano le regole: aumenta la retribuzione

Il congedo parentale, una misura di sostegno al reddito essenziale per le nuove famiglie, sarà modificato nel 2024: ecco come.

Questo può essere richiesto da lavoratori e lavoratrici dipendenti nell’arco dei primi 12 anni di vita di un bambino. Se entrambi i genitori sono lavoratori dipendenti, possono chiedere un totale di 10 mesi di congedo che possono arrivare a 11 mesi se, e solo se, sarà il padre a prendere almeno 3 mesi di pausa dal lavoro.

congedo parentale 2024 cosa cambia
Le novità nel congedo parentale 2024 – cityzen.it

Le nuove regole saranno applicate a lavoratori e lavoratrici il cui congedo di genitorialità obbligatorio termina dopo il 31 Dicembre 2023.

Il congedo parentale spetta alla madre lavoratrice per un periodo massimo di sei mesi, continuativi o frazionati e al padre lavoratore, per un periodo simile che però possono diventare sette se si supera, come già accennato, un periodo di astensione dal lavoro di 3 mesi.

Un genitore single ha invece diritto a richiedere e a ottenere un periodo di astensione dal lavoro di 11 mesi, sia continuativo sia frazionato, sempre nell’arco del primo anno di vita del bambino.

Congedo parentale 2024: cosa cambia

Chi ha bambini di età inferiore ai 6 anni, e chiederà di usufruire del congedo parentale a partire dal 1 Gennaio 2024, otterrà l’80% della sua retribuzione per un periodo di due mesi. Questa misura raddoppia di fatto la retribuzione prevista dalla legge vigente, dal momento che fino al 2023 a essere retribuito all’80% è soltanto il primo mese di congedo di entrambi i genitori.

congedo parentale 2024 cosa cambia
Con il congedo parentale condiviso entrambi i genitori possono prendersi cura dei figli – cityzen.it

La misura sarà mantenuta ance per il 2025, ma purtroppo il secondo mese non sarà più retribuito all’80% ma al 60%, che è comunque il doppio rispetto a quanto saranno indennizzati i mesi successivi.

I periodi di congedo parentale fino ai 12 anni del bambino saranno infatti  indennizzati al 30% dello stipendio del lavoratore o della lavoratrice per un massimo di altri 7 mesi oltre i 2 indennizzati all’80%.

Gli ultimi 2 mesi di congedo di cui i genitori possono ancora usufruire per legge, però, non saranno retribuiti. C’è un’unica eccezione a questa regola: se il genitore che ha richiesto il congedo dispone di un reddito individuale inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, allora anche gli ultimi due mesi saranno pagati al 30% dello stipendio del genitore richiedente.

La domanda di congedo parentale deve essere presentata on line sul sito dell’Inps attraverso la procedura dedicata e ovviamente deve essere presentata prima dell’inizio del congedo. Se dovesse essere presentata dopo, saranno pagati solo e soltanto i giorni di congedo parentale di cui i genitori usufruiranno dopo la presentazione della domanda.