I lavoratori con invalidità hanno il diritto di richiedere il congedo per cure. Vediamo come e quando inoltrare la domanda.
La riduzione della capacità lavorativa oltre il 50% permette al lavoratore con invalidità riconosciuta di approfittare di diversi benefici assistenziali, sanitari e in alcuni casi economici. Oggi approfondiremo il congedo per cure.
Le persone con un’invalidità devono affrontare un iter per ottenere il riconoscimento della patologia invalidante e le conseguenze di questa sulla capacità lavorativa. Sarà una Commissione medico-legale a valutare le condizioni del richiedente e a redigere un verbale in sui si leggerà l’esito della visita medica. Con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, il soggetto potrà usufruire del congedo per cure in modo tale da poter avere un’assenza giustificata e retribuita dal posto di lavoro.
Tale assenza potrà durare al massimo 30 giorni in un anno e si aggiunge alle assenze per malattia. Il congedo, poi, può essere utilizzato anche in modo frazionato. Condizione necessaria è che durante i giorni (non è frazionabile ad ore) di assenza per congedo, il lavoratore si sottoponga alle cure prescritte da un medico. Non solo, le terapie seguite dovranno essere necessariamente correlate alla patologia e alla condizione invalidante.
Guida alla domanda di congedo per cure dei lavoratori invalidi
La normativa che disciplina il congedo per cure dei lavoratori disabili è il DL numero 119 del18 luglio 2011. Il primo passo per fare domanda del beneficio è chiedere al medico curante un certificato attestante la necessità di cura in correlazione alla malattia invalidante riconosciuta in precedenza. Poi il lavoratore potrà presentare la richiesta al datore di lavoro che esaminerà la domanda di congedo per cura per accordare l’assenza dal posto di lavoro.
Requisito fondamentale per poter ottenere il congedo è lo stato di invalidità certificato con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 50%. Non è necessario avere il riconoscimento della Legge 104. Tutta la documentazione presentata al datore di lavoro dovrà essere completa per evitare problemi nella richiesta. Dovrà accertare sia lo stato di invalidità che la necessità per l’invalido di sottoporsi a determinate cure prescritte da un medico appartenente al Servizio Sanitario Nazionale o di una struttura pubblica.
Le cure dovranno essere necessarie e non rinviabili. Se i trattamenti dovessero essere continuativi si può presentare un’unica attestazione cumulativa per giustificare l’assenza. Ogni terapia dovrà essere documentata e al rientro a lavoro l’invalidò dovrà consegnare al datore di lavoro la documentazione rilasciata dalla struttura sanitaria in cui ha effettuato le cure.