Il contrassegno auto per disabili non sempre è sufficiente per evitare contravvenzioni. Ci sono casi in cui oltre la multa scatta la rimozione del veicolo.
Se un disabile trova nel parcheggio personalizzato assegnato un’altra auto con contrassegno quali azioni può intraprendere per riprendere possesso del proprio posto?
Tra le agevolazioni per facilitare la mobilità dei disabili c’è il contrassegno per auto che evita alle persone con menomazioni di ricevere impropriamente contestazioni o verbalizzazioni di infrazioni. Il contrassegno disabili è un tagliando che permette ai soggetti con problemi di deambulazione e ai non vedenti di facilitare la circolazione in strada e la sosta del mezzo in zone generalmente vietate ai veicoli. L’autorizzazione viene rilasciata previo accertamento medico dal proprio Comune di residenza.
Il contrassegno ha durata di cinque anni e al momento della scadenza può essere rinnovato. Anche un’invalidità temporanea può garantire il rilascio del tagliando. Il pass permette di parcheggiare negli spazi riservati dei parcheggi pubblici tranne negli stalli di parcheggio personalizzati ossia riservati ad un veicolo appartenente ad un singolare titolare del contrassegno disabili. Significa che parcheggiare in un posto personalizzato assegnato ad un altro disabile comporta una sanzione amministrativa. Può scattare anche la rimozione dell’auto?
Avere il contrassegno disabili non significa poter parcheggiare ovunque. Se si sosta in uno stallo personalizzato con apposto il numero di concessione scatta la contravvenzione secondo l’articolo 158 del Codice Stradale. L’articolo 354 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada, invece, stabilisce che i veicoli provvisti di contrassegno pur essendo sottoposti al divieto di sosta secondo gli articoli 157 e 150 non si possono in alcun caso rimuovere. L’infrazione, dunque, comporta una sanzione ma non la rimozione del mezzo.
Come chiedere un posto personalizzato? La concessione viene accordata vicino all’abitazione del disabile o al posto di lavoro. Può essere richiesta da chi ha un contrassegno invalidi intestato e una patente di guida speciale nonché di un veicolo con comandi adattati e che non possieda un box auto privato, un posto auto personale e condominiale. Se non si dovesse possedere una patente speciale allora la concessione scatterebbe per i cittadini con disabilità grave a condizione che la Commissione Valutativa dia parere favorevole. Per i minori, invece, non serve tale valutazione se in possesso di un contrassegno invalidi da parte dei genitori. Ogni Comune potrebbe prevedere requisiti diversi quindi è bene informarsi direttamente accedendo al portale di riferimento.
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