Avete mai sentito parlare di ferie in negativo ossia di ferie non ancora maturate? Vediamo quali sono i pro e i contro per i dipendenti.
L’azienda ha il dovere di garantire al lavoratore le ferie in giusta misura. Lo sancisce la Costituzione mentre il Codice Civile sottolinea come la fruizione debba tener conto degli interessi del dipendente e delle esigenze dell’azienda. Come si combinano in tutto questo le ferie in negativo?
Se un dipendente si trova ad utilizzare ferie non ancora maturate si parla di ferie in negativo oppure in anticipo. Una situazione con dei limiti e delle conseguenze specifiche sia per il lavoratore che per l’azienda. In primis dobbiamo evidenziare come la concessione di questa tipologia particolare di ferie sia a discrezione del datore di lavoro. Può essere richiesta dal dipendente in condizioni di emergenza personale e risulta utile in caso di chiusura aziendale non pianificata.
Non esiste una specifica normativa che disciplini le ferie in negativo. Per capirne il funzionamento bisognerà far riferimento alle politiche interne dell’azienda di riferimento. In generale possono richiedere le ferie i lavoratori per soddisfare una situazione di necessità oppure possono utilizzare le ferie in negativo i datori di lavoro per gestire un periodo di difficoltà ed evitare l’uso della cassa integrazione o di altri ammortizzatori sociali.
Per quanto possa sembrare vantaggioso poter usufruire delle ferie in anticipo bisogna conoscere le conseguenze della scelta. Chiedendo ferie in negativo si andrà in debito di ferie ossia si accumuleranno giornate che verranno tolte dalle ferie maturate in futuro. Potrebbero esserci ripercussioni in busta paga nonché sul saldo finale delle ferie soprattutto qualora il rapporto di lavoro si dovesse concludere improvvisamente senza recuperare il debito delle ferie.
Come detto, poi, il dipendente ha la possibilità di fare domanda di ferie in anticipo ma il datore di lavoro non è obbligato a rispondere positivamente. Può approvare o rifiutare la richiesta in base alle esigenze aziendali o trovare un compromesso con il lavoratore al fine di trovare un accordo che soddisfi entrambi. La flessibilità viene concessa dall’azienda dopo un attento esame di eventuali problemi amministrativi e finanziari a cui si potrebbe andare incontro, specialmente se la richiesta parte da un neoassunto.
Di solito, poi, la politica aziendale stabilisce un limite massimo di ferie concesse in negativo per evitare un accumulo eccessivo dei giorni concessi da recuperare in futuro. Dieci o quindici giorni sono lo standard medio, l’importante è sapere che le ferie in negativo sono pagate come ogni altra giornata di ferie.
La piattaforma si propone di diventare un punto di riferimento per le federazioni sportive, offrendo…
Recentemente, UroClinic ha ulteriormente innovato con l'introduzione del robot ILY, il primo sistema robotico per…
Quest'anno, il festival non solo festeggia il suo ritorno, ma si inserisce anche in un…
L'intervista è stata un viaggio nell’anima di un atleta che ha vissuto alti e bassi,…
L'artista, il cui vero nome è Michael Holbrook Penniman Jr, ha condiviso le sue emozioni…
Scritto in collaborazione con Lorenzo Vizzini e Chris Zadley, il brano descrive una figura femminile…