Cancellare i debiti è possibile, dopo 5 anni infatti ci sono alcuni vantaggi fiscali che non tutti conoscono e di cui approfittare subito.
Alcune situazioni debitorie si estinguono con il tempo, tuttavia non sempre i cittadini sono consapevoli di questa condizione e quindi può capitare che saldino quanto formalmente dovuto.
La Riforma del Fisco ha introdotto un cambiamento proprio su questo aspetto, si tratta di una novità molto importante perché prescinde dalla prescrizione e quindi da una modalità già in essere in precedenza.
Oggi si parla proprio di tempistiche di riscossione, da non confondere quindi con la prescrizione del debito che varia a seconda della tipologia. Secondo le nuove modalità infatti viene stabilito che l’Esattore ha di tempo 5 anni per tentare di riscuotere quanto dovuto, successivamente non potrà far altro che desistere. I debiti che non sono stati riscossi in questi cinque anni quindi, verranno cancellati.
Questo cambiamento è parte di una serie di variazioni molto interessanti, in primo luogo ci saranno 10 anni per pagare i debiti fiscali, quindi la dilazione sarà di 120 rate laddove il cittadino non sia in grado di pagare diversamente. Per quanto concerne le cartelle esattoriali, queste hanno una validità attuale di 1 anno che sarà portata a 3.
Se entro questo tempo non verrà effettuata la riscossione, andrà notificato un nuovo atto. L’obiettivo è portare alla progressiva eliminazione delle cartelle esattoriali, gli atti dell’Agenzia delle Entrate più temuti. In questo modo il cittadino verrà semplicemente informato quando il pagamento debitorio viene dato all’esattore.
Nelle cartelle esattoriali oggi confluiscono tutti i debiti maturati dal cittadino, quindi le tasse non pagate, le multe, le sanzioni ed è un modo unico di gestire la posizione con interessi che maturano nel tempo e rischiano di diventare insanabili in molti casi. Anche per questo si sta lavorando ad un cambiamento che possa agevolare il contribuente ma anche lo Stato a recuperare effettivamente quanto dovuto. Attenzione, sono esenti dalla procedura dei cinque anni i debiti sospesi o soggetti a procedure legali in corso, in quel caso la cancellazione non avviene e non scatta in automatico.
In conclusione, è sempre necessario controllare che, unitamente ai termini di prescrizione che differiscono per ogni debito e che quindi vanno valutati caso per caso, sia rispettata la nuova regola dei 5 anni da parte dell’Ente. Questi sono i 4 punti principali della nuova riforma ma rappresentano un cambiamento senza precedenti per i cittadini, soprattutto in relazione alle posizioni debitorie aperte.
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