Proponiamo gli ultimi aggiornamenti sul Decreto Salva-Casa che permetterà a tanti italiani di regolarizzare la propria posizione.
È arrivato il primo “sì” al Decreto Salva-Casa da parte della Commissione Ambiente di Montecitorio. La sanatoria sui piccoli abusi edilizi dovrebbe attuarsi in via definitiva consentendo un numero maggiore di regolarizzazioni rispetto a quanto preventivato inizialmente.
Dal 17 luglio parte l’iter di approvazione alla Camera del Decreto Salva-Casa definitivo che si concluderà il 28 luglio al Senato. Il Decreto contiene misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica per far fronte al fabbisogno abitativo in costante crescita. Il DL numero 69 del 29 maggio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ora rimangono gli ultimi passaggi che porteranno non solo a semplificare le disposizioni edili e urbanistiche ma anche a rilanciare il mercato della compravendita immobiliare e a salvaguardare l’interesse pubblico delle veloce circolazione dei beni consentendo la regolarizzazione delle lievi difformità edilizie.
Il fine è rimuovere gli ostacoli che impediscono di portare a termine una compravendita a causa della presenza di queste piccole irregolarità formali. In più si vuole anche tutelare il legittimo affidamento dei proprietari che hanno comprato una casa che sembrava non avere irregolarità e ora non possono vendere l’immobile per una normativa sopraggiunta successivamente.
Le novità in pillole del Decreto Salva-Casa di Salvini
Il DL raccoglie numerose irregolarità sanabili tanto da essere definito “condono tombale”. La Commissione Ambiente ha approvato numerose modifiche. Viene ridotto il requisito di altezza minima da 2,70 metri a 2,40 metri. Per i monolocali si richiede, poi, una superficie di 20 mq per una persona e 28 mq per due persone al fine di ottenere l’abitabilità (non più 28 e 38 mq).
All’interno della sanatoria rientrano anche le mansarde e i mini-appartamenti ricavati “tagliando” un’abitazione più grande. Rimane condizione necessaria per questi mini-appartamenti il rispetto delle idonee condizioni igienico-sanitarie. Sono state confermate le deroghe per disimpegni, corridoi, bagni, ripostigli e comuni montani oltre i mille metri.
La Commissione ha approvato anche il recupero dei sottotetti che permette di derogare ai limiti di distanza tra case rispettando i limiti. Passano, poi, da 90 a 240 i giorni entro cui sanare gli abusi dopo la richiesta di rimozione da parte del Dirigente comunale. Il Decreto Salva-Casa include anche nuove categorie di interventi in edilizia libera. Nello specifico si potranno realizzare vetrate panoramiche amovibili e trasparenti nei porticati o installare strutture di protezione dal sole e dalle intemperie incluse le tende bioclimatiche. Infine, per determinare lo stato legittimo si prenderà come riferimento l’ultimo titolo abilitativo rilasciato.