Chi paga l’acquisto di un farmaco può portare la spesa in detrazione se il medicinale è usato da un familiare? C’è differenza tra essere a carico e non esserlo?
I familiari a carico sono coloro che hanno un reddito personale entro i 2.840,51 euro oppure entro i 4 mila euro se under 24. Spesso solo per questi è possibile portare in detrazione alcune spese. Facciamo chiarezza.
In dichiarazione dei redditi si possono indicare le spese detraibili anche se il contribuente le ha sostenute per un familiare fiscalmente a carico. Il genitore che paga le spese scolastiche del figlio, ad esempio, o il marito che paga la visita medica della moglie. In generale i familiari a carico sono il coniuge, i figli e ogni altra persona convivente con il contribuente a condizioni che si rispettino i limiti reddituali prima citati.
Nel modello 730 si possono portare in detrazione al 19% le spese sanitarie, di istruzione, scolastiche per alunni con DSA, le spese per l’iscrizione a strutture sportive, le spese di abbonamento al trasporto pubblico anche se sostenute nell’interesse di un familiare fiscalmente a carico. Per alcune spese, però la detrazione spetta anche riguardano familiari non a carico.
Acquisto farmaci per un familiare, si può ottenere la detrazione?
Le spese che il contribuente sostiene per l’acquisto di farmaci e parafarmaci si possono detrarre anche se effettuate per un familiare non a carico (coniuge, figli, generi e nuore, suoceri e suocere, discendenti dei figli, fratelli e sorelle, genitori, nonni e nonne) solamente se sullo scontrino o ricevuta fiscale appare il codice fiscale del contribuente intestatario della dichiarazione dei redditi e non del familiare per il quale si comprano. L’Agenzia delle Entrate acquisisce in automatico l’informazione e associa l’acquisto al contribuente. Naturalmente parliamo dei farmaci da banco o comprati senza ricetta intestata al familiare.
Tale restrizione non è prevista, invece, se le spese sono sostenute per familiari non a carico affetti da patologie che danno diritto all’esenzione ticket sanitario. In questo caso si possono portare in detrazione così come se si tratta di spese sostenute per l’assistenza personale di soggetti non autosufficienti o delle spese funebri per il familiare non a carico deceduto. La detrazione in ogni caso – sia per familiari a carico che non a carico – è del 19% per la parte eccedente la franchigia fissata a 129,11 euro. Per poter ottenere il rimborso occorrerà indicare il totale speso nell’anno in imposta precedente a quello di inoltro della dichiarazione dei redditi nel Quadro E rigo E1.