Alcuni studi recenti avvertono sulle pessime abitudini alimentari che portano a diabete e ad altre conseguenze gravi per la salute.
Il nostro stile di vita, sempre più frenetico e innaturale, sta mettendo a rischio la longevità e il benessere. Secondo un team di ricercatori, a fare male – tra le altre cose – è l’esposizione prolungata alla luce artificiale in ufficio o al lavoro, che sconvolge il nostro orologio biologico.
A causa dei ritmi sballati, sempre più persone tendono a spostare l’orario della cena e ciò ha gravi conseguenze. Ecco cosa è emerso da una ricerca.
A volte ci indigniamo al pensiero di animali negli allevamenti intensivi che vengono costretti a produrre compulsivamente: per ottenere ciò, vengono esposti a luci artificiali per molte ore.
Ma cosa succede se si applica lo stesso criterio agli esseri umani? La domanda è d’obbligo, perché in realtà molte persone lavorano 8-10 ore al giorno sotto luci artificiali, in ufficio, azienda, negozio o fabbrica.
Ebbene, il risultato è il medesimo: il soggetto manifesta uno squilibrio nell’orologio biologico che poi porta ad adottare abitudini pericolose per la salute. Tra queste, mangiare a tarda sera.
Uno studio recente, pubblicato su Nutrition & Diabetes e riportato in occasione della Giornata Mondiale del Sonno, ha evidenziato come il mangiare dopo le 23 aumenti il rischio di morte per tutte le cause.
Non solo: chi cena tardi, dalle 23 in poi, rischia di contrarre il diabete il doppio rispetto ai soggetti che invece mangiano entro le 20, e se i pasti effettuati a tarda sera sono calorici aumenta del 21% il rischio di mortalità per tutte le cause.
Questi dati dovrebbero far riflettere attentamente: molti lavorano fino alle 8-9 di sera, e poi ci sono anche i lavoratori notturni, che ovviamente rischiano ancora di più. Il motivo è sempre il medesimo: l’esposizione alla luce artificiale altera l’orologio biologico e ciò incide anche sull’alimentazione, che di conseguenza si riversa sulla salute.
Stando ai dati della ricerca, almeno il 18% dei lavoratori italiani svolge la propria attività di notte. Chi cena dopo le 23, dunque, o intorno a mezzanotte, aumenta le probabilità di morire per tutte le cause del 21% e i rischi di contrarre il diabete raddoppiano. Questo vale anche per chi – ad esempio – ha l’abitudine di fare degli spuntini notturni mentre magari guarda la televisione.
Ecco che serve necessariamente una riflessione su quale sia diventato lo stile di vita odierno e su come attivare strategie per proteggersi dagli “effetti collaterali della vita moderna”.
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