Diamo un taglio all’importo dell’acconto IMU: 3 strategie per pagare meno

Il 16 giugno è l’ultimo giorno utile per il pagamento dell’acconto IMU. C’è un modo per pagare un importo più basso, volete approfittarne?

Alcuni proprietari di casa che sono chiamati a pagare l’IMU hanno tre strategie da attuare per abbassare l’importo della tassa. Basterà cumulare delle agevolazioni loro dedicate per riuscire nell’impresa e spendere meno soldi.

Come ridurre l'importo dell'acconto IMU
Come ridurre l’importo dell’acconto IMU (Cityzen.it)

La scadenza del pagamento dell’acconto IMU si sta avvicinando. Cadendo il 16 giugno di domenica, quest’anno il termine ultimo sarà lunedì 17. Per il saldo, invece, rimane come data finale il 16 dicembre 2024. Tutti i proprietari di seconde case,  immobili di lusso terreni agricoli e fabbricati devono procedere con il versamento a meno che non godano di qualche esenzione.

Oltre le prime case residenziali sono esenti da IMU gli immobili occupati abusivamente per i quali è stata sporta regolare denuncia e le case non utilizzabili nonché i fabbricati che hanno subito danni in seguito ad eventi sismici particolari. L’esenzione non è l’unica agevolazione concessa. In alcuni casi sono previste riduzioni dell’importo  come, ad esempio, per le case in comodato. La normativa prevede, nello specifico, uno sconto del 50% della base imponibile IMU per l’immobile concesso in comodato dal genitore al figlio (o viceversa).

Come ridurre l’importo IMU della casa data di comodato d’uso

La riduzione del 50% sulla casa data in comodato è richiedibile solo soddisfacendo specifici requisiti. In determinati casi, poi, lo sconto può aumentare associando a questa agevolazione altre misure. In linea generale il 50% si applica se la casa in comodato non è un immobile di lusso, se il comodatario destina la casa ad abitazione principale e se il contratto di comodato scritto o in forma verbale risulta registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

IMU, come ridurre l'importo dell'imposta
IMU, come ridurre l’importo dell’imposta (Cityzen.it)

Tra le condizioni anche l’assenza di titolarità di un’abitazione da parte del comodante che concede la casa in comodato ad eccezione di un immobile abitativo adibito a propria abitazione principale e la residenza anagrafica con dimora abituale nello stesso Comune in cui si trova l’abitazione concessa in comodato. Soddisfacendo tutti i requisiti si otterrà lo sconto del 50% che potrà aumentare se l’immobile è di interesse storico artistico non di lusso.

In questi casi ci sarà una doppia riduzione, 50% per immobile storico e 50% per immobile in comodato. Il contribuente verserà l’IMU sul 25% della base imponibile. Infine, l’ultima agevolazione cumulabile è lo sconto IMU comodato padre-figlio. Consiste in una riduzione del 20% applicata da alcuni Comuni a condizione che si applichi l’addebito diretto del pagamento dell’imposta su conto corrente.

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