Non è un sogno, ma una solidissima realtà: dimagrire senza sforzo non solo è possibile, ma già tantissime persone lo stanno facendo.
Per qualche ragione ancora poco chiara, si è associata col tempo la dieta al sacrificio massimo e supremo, come se la sofferenza fosse un mezzo assolutamente necessario per perdere peso piano piano grammo dopo grammo. In altre parole, si è caricato di un pathos inesistente un’azione del quotidiano.
Mangiare bene e soprattutto fare attenzione a quello che mangiamo, infatti, non dovrebbe essere l’eccezione, bensì la norma. Giusto per rendere l’idea, consumare sia a pranzo che a cena un piatto unico che comprenda tutti i macronutrienti necessari per il corretto funzionamento del nostro organismo è il minimo che possiamo fare per prenderci cura principalmente di noi stessi e del nostro corpo.
Ma questa funzione così semplice col tempo si è persa lasciando spazio a ben altro. Ovviamente, mangiare una volta ogni tanto un bel piatto di lasagne o una pizza non fa male a nessuno, anzi è nutrimento per la nostra anima che soddisfa in questo modo un altro tipo di fame legata ai bisogni del momento e alle emozioni che si provano, il problema è se questa abitudine saltuaria diventa una preoccupante costante.
Ma come si coniuga quindi l’attenzione al cibo al dimagrimento senza sforzo? Tutto dipende dalla consistenza dei cibi che scegliamo di mangiare in realtà. Secondo i risultati di un recente studio sul tema condotto dall’Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, quando si consumano alimenti croccanti si impiega più tempo a terminare il pasto e, di conseguenza, ci si sente sazi più velocemente.
Questo significa che verrà soddisfatto prima e meglio il nostro senso di sazietà (alla base della buona riuscita di qualsiasi dieta) e di conseguenza saremo anche tentati a mangiare di meno. Lo studio ha sottolineato così che i partecipanti consumavano il 26% in meno di calorie (quasi 300 in meno) quando il loro pranzo aveva una struttura e una consistenza più dura e indipendentemente dal grado di lavorazione.
A prescindere quindi dall’alimento in sé e per sé, il fatto che questo fosse croccante impediva di consumare i pasti troppo velocemente. I pasti più “difficili da mangiare” includevano riso, insalata, petto di pollo, ma anche mele e yogurt bianco. Sarebbe questo quindi un modo valido efficace non solo per mangiare bene, ma anche per perdere peso senza tanti sforzi optando per pasti dalla consistenza più dura che possono anche dimezzare il consumo complessivo del pasto in sé e per sé che sarà quindi anche leggermente ipocalorico.
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