Lo sapevi che da come una persona incroci le braccia si può capire moltissimo della sua personalità? Ecco come fare a interpretarlo
La comunicazione non verbale è importantissima per gli esseri umani.Le espressioni facciali, la postura del corpo e i gesti, sono dei dettagli in grado di fornire un gran numero di informazioni a chi ci sta intorno riguardo al nostro stato emotivo.
Negli anni, sono nate molte teorie finalizzate a spiegare il significato del linguaggio del corpo. Le più famose sono, ad esempio, quelle che vanno a delineare la postura e l’espressione di chi sta dicendo una bugia. Una teoria che fa molto comodo per capire se qualcuno ci sta mentendo oppure no, in base ai segnali che ci manda il suo corpo.
Incrociare le braccia rientra nel ventaglio dei gesti della comunicazione non verbale, ma cosa può dirci di una persona? Scopriamolo.
Cosa significa linguaggio del corpo?
La comunicazione non verbale può essere conscia o inconscia e comprende gesti, posture, movimenti, in grado di veicolare lo stato emotivo di chi li mette in pratica. Il linguaggio del corpo rientra nella categoria “comunicazione non verbale” ed è fortemente influenzato dal contesto culturale. Infatti, ogni cultura comprende uno spettro di posture, gesti e movimenti specifici interpretabili più facilmente da persone che appartengono alla stessa cultura e più difficili da capire e tradurre per chi, invece, ne è esterno.
Cosa si può capire dalla gestualità?
Leggere il linguaggio del corpo può sembrare complicato, ma non bisogna essere degli investigatori per capire che una persona che tiene le mani chiuse a pugno probabilmente è molto arrabbiata, o che se una ragazza si tocca spesso i capelli probabilmente è nervosa. Eppure, ci sono dei gesti più difficili da interpretare e che implicano una lettura più sottile ed attenta.
Stiamo per vedere un esempio calzante di lettura difficile quanto interessante del linguaggio del corpo, incentrata proprio sul modo in cui le persone tengono le braccia incrociate.
I diversi significati delle braccia incrociate
La maggior parte delle teorie riguardanti il linguaggio del corpo, ci dicono che quando una persona incrocia le braccia al petto lo fa per proteggersi e creare una barriera tra sé stesso e gli altri. Un sintomo di chiusura evidente e ormai sdoganato.
Ma siamo sicuri che ci sia solo questo dietro ad un gesto così comune? Scopriamo i diversi significati che può assumere incrociare le braccia:
Auto-abbraccio: capita di sentirci a disagio, soprattutto in mezzo a molte persone. Questa sensazione di disagio e il bisogno di trovare conforto, ci possono portare al gesto di abbracciarci da soli, ovvero incrociare le braccia come se ci stessimo abbracciando, in modo tale da provare un senso di familiarità e calma. È un gesto automatico che svolgiamo quando vogliamo sentirci a nostro agio in situazioni pubbliche e non si tratta di un modo di allontanare gli altri o di ergere barriere.
Reazione allo stress: anche in questo caso, ci abbracciamo da soli incrociando le braccia, quando ci troviamo in situazioni stressanti. Questo semplice gesto ci aiuta a calmare l’ansia e a ristabilire un livello di calma e serenità interiore accettabile.
Riscaldarci: quando fa freddo, incrociamo le braccia per cercare di scaldare l’area centrale del nostro corpo, dove si trovano i nostri organi vitali. Compiendo questo gesto le spalle si alzano e il collo si incassa leggermente, così il nostro corpo riesce a mantenere meglio il calore.
Lo stesso tipo di gesto che mettiamo in pratica quando abbiamo paura. Infatti, anche in questo caso, portiamo le braccia incrociate davanti a noi per proteggere gli organi vitali. La paura però provoca anche altri sintomi non verbali, come toccarsi il viso e il collo e assumere un’espressione spaventata e contratta.
Insicurezza: questa è la teoria più sdoganata. Secondo questa lettura, incrociamo le braccia quando ci sentiamo insicuri e a disagio come un atteggiamento di difesa, finalizzato ad isolarci dagli altri ed ergere un muro. In questo caso però le spalle non sono alzate ma leggermente in avanti con il corpo incurvato.
Leader: chi si trova in posizioni di potere e si sente particolarmente sicuro di sé stesso, assume delle posture precise. Come, ad esempio, stare in piedi con le gambe divaricare e le mani appoggiate sui fianchi. Una posa che trasuda sicurezza e spavalderia. Eppure, anche incrociare le braccia può mostrare un atteggiamento predominante, infatti questa posizione fa sembrare la corporatura più robusta, soprattutto se ci si sforza di rimanere dritti con la schiena e le spalle.
Rabbia: quando sentiamo di stare per perdere il controllo per la rabbia, cerchiamo di contenere il nostro istinto incrociando le braccia. Avviene anche in caso di frustrazione per comunicare fastidio senza bisogno di parlare. Non è insolito che le persone frustrate aggiungano all’incrociare le braccia anche lo sbuffare di accompagnamento, giusto per rendere più chiaro il loro malcontento.
L’importanza della posizione della mano
Secondo alcuni studi scientifici, la posizione in cui teniamo la mano quando incrociamo le braccia può avere dei significati particolari. Ecco quattro possibili letture:
- Mano destra su braccio sinistro: chi incrocia le braccia in questo modo è una persona tendenzialmente creativa ed empatica.
- Mano sinistra su braccio destro: in questo caso si ha a che fare con una persona pragmatica, simpatica ed ironica.
- Entrambe le mani nascoste: se entrambe le mani sono nascoste sotto le braccia significa che la persona che ha incrociato le braccia è molto introversa.
- Entrambe le mani in bella mostra: tenere entrambe le mani ben visibili sopra le braccia dopo averle incrociate, significa che la persona è molto sicura di sé stessa. Si ha a che fare con un vero leader determinato.
In conclusione, il linguaggio del corpo è molto difficile da interpretare. Infatti, non solo varia di cultura in cultura ma anche di persona in persona. Non è possibile generalizzare e pretendere di trarre conclusioni attendibili in base a come una persona compie un semplice gesto come incrociare le braccia.
Queste teorie sono utili come delle linee guida, un modo per provare a interpretare chi ci sta intorno. Però, dobbiamo essere consapevoli che la nostra analisi potrebbe non rivelarsi sufficientemente attendibile, ed essere disposti ad uscire da queste linee guida e accettare che l’essere umano è tutto fuorché prevedibile.