Scopriamo se è previsto l’esonero dal pagamento della tassa di soggiorno per disabili e caregiver in viaggio e in caso affermativo come ottenerlo.
Quando i disabili e i caregiver soggiornano in una casa diversa dalla propria (un albergo, un b&B, una casa vacanza..) devono pagare la tassa di soggiorno o sono esenti dall’obbligo.
La tassa di soggiorno è un’imposta che si paga in tantissime città italiane. I viaggiatori devono versare una certa somma per soggiornare in una città diversa da quella di residenza. Si corrisponde insieme al pagamento della struttura ricettiva oppure all’imbarco dei traghetti. L’importo è vario e viene deciso dal Comune. In alcuni casi arriva fino a dieci euro al giorno, una cifra molto alta considerando una lunga permanenza di una famiglia.
L’applicazione, però, deve seguire criteri di gradualità e proporzionalità arrivando a 10 euro sono in caso di presenze turistiche di minimo 20 volte superiori ai residenti (Venezia, Rimini, Pisa, Siena, Firenze, Verbania). L’importo può variare durante l’anno a seconda dell’alta o bassa stagione e anche in base alla tipologia della struttura. Sono previste riduzioni o esenzioni per alcune categorie di persone come i minori di 12 anni, le guide turistiche, i lavoratori della struttura, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine. E per i disabili e caregiver?
L’esenzione per caregiver e disabili non è un obbligo per il Comune
Disabili e caregiver devono pagare la tassa di soggiorno a meno che il Comune non prevede l’esonero. In Italia sono numerosi i Comuni che hanno stabilito l’esenzione dal pagamento per i cittadini con disabilità e i loro accompagnatori. Prima di partire per la vacanza bisognerebbe informarsi sulle direttive della meta contattando direttamente il Comune o visitando il portale ufficiale della città in modo tale da non avere brutte sorprese all’arrivo o al momento del saldo della struttura.
Sono, invece, sempre esenti i malati e gli assistenti a degenti che sono ricoverati presso strutture sanitarie. Nel caso di esenzione per le persone disabili, poi, occorre considerare che il caregiver che potrà godere dello stesso beneficio sarà uno solo. Per quanto riguarda la documentazione da presentare per ottenere l’esenzione consigliamo al disabile di portare con sé sempre il certificato di invalidità, il verbale 104 e il documento di identità e al caregiver/badante il documento ufficiale di accompagnatore più il documento di identità.
Il familiare accompagnatore, invece, avrà unicamente bisogno del documento di identità. Abbiamo detto di portare sempre con sé questi documenti perché alcune strutture non fanno pagare la tassa di soggiorno anche se il Comune non prevede l’esenzione.