Vediamo come cambierà la normativa riguardante il sostegno didattico per l’anno scolastico 2024/2025. Ci sono importanti innovazioni.
Il testo di conversione in Legge del DL numero 71 del 31 maggio 2024 è stato approvato dal Parlamento introducendo novità interessanti sia con riferimento al sostegno didattico che all’Università e Ricerca. Tra gli obiettivi permettere agli insegnanti di specializzarsi nel sostegno didattico per alunni con disabilità.
La figura dell’insegnante di sostegno è fondamentale nelle scuole italiane. I docenti rappresentano un punto di riferimento per gli alunni, specialmente se ci sono difficoltà che rendono più complicato l’apprendimento scolastico o la socializzazione. Il provvedimento noto come Decreto Scuola vuole proprio predisporre misure adeguate per migliorare i percorsi di specializzazione sul sostegno didattico e garantire l’integrazione degli studenti con disabilità.
La nuova offerta formativa è stata predisposta dall’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa. Saranno coinvolti i docenti che hanno prestato servizio minimo per tre anni negli ultimi cinque sui posti di sostegno. Occorre attendere per conoscere ulteriori requisiti da soddisfare, i costi, la procedura di accesso ai percorsi di specializzazione e la modalità di svolgimento dell’esame finale. Ma vediamo quali sono le informazioni note fino ad oggi.
Obiettivo, inclusione degli studenti con disabilità. Per raggiungerlo si prevedono percorsi formativi specifici dedicati a chi supera un programma per il sostegno organizzato da un Ateneo accreditato e a chi ha un procedimento pendente per il riconoscimento del titolo oppure un contenzioso giurisdizionale a causa del mancato riconoscimento. I percorsi verranno attivati da INDIRE e dalle Università e coinvolgeranno circa 85 mila docenti che sono attivi nel sostegno senza avere un’adeguata formazione.
Lo scopo, dunque, è garantire a studenti disabili e alle famiglie una qualificazione precisa per gli insegnanti in servizio. In più si vuole assicurare la continuità degli insegnanti a tempo determinato sui posti di sostegno per offrire agli alunni percorsi di studi sereni, stabili e certi. Potranno essere le famiglie stesse a chiedere che un docente possa essere riconfermato nell’anno scolastico successivo. Oltre alle novità sul sostegno didattico non scordiamo che il Decreto prevede numerose altri cambiamenti.
Ci sarà un nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici basato su criteri di merito, una nuova disposizione transitoria per disciplinare la mobilità dei dirigenti scolastici e indicazioni sull’introduzioni di docenti con formazione specializzata per le classi con studenti stranieri arrivati in Italia da poco tempo e che presentano, dunque, un deficit linguistico pari o superiore al 20%.
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