Una donazione di denaro al figlio effettuata tramite bonifico bancario rispetta le direttive della Legge o può comportare guai per il genitore?
Acquistare casa prevede l’uscita di una somma di denaro molto importante pur richiedendo il mutuo. Come può un genitore aiutare il figlio restando nei paletti delineati dalla Legge italiana?
Le banche concedono mutui per l’acquisto di una casa per un valore pari all’80% dell’immobile. Significa che se la casa vale 200 mila euro erogherà il finanziamento per la copertura massima di 160 mila euro. La parte eccedente dovrà essere pagata dall’acquirente con la propria liquidità. Un impegno impossibile da sostenere per tanti giovani che non dispongono di cifre così elevate (e nemmeno minori). Spesso intervengono i genitori con una donazione.
Ricordiamo che l’atto di donare significa dare un bene senza chiedere nulla in cambio. Può trattarsi di un bene mobiliare o immobiliare, l’importante è che il trasferimento sia caratterizzato da gratuità. Alcune donazioni prevedono la firma di un atto pubblico in presenza di un notaio soprattutto se il valore del bene donato è molto elevato. In altri casi, invece, il passaggio di proprietà può essere gestito in autonomia rispettando la Legge. Volendo donare i soldi necessari a coprire la parte eccedente il mutuo per l’acquisto di una casa si può usare il bonifico?
I genitori possono stare tranquilli, la Legge ammette il trasferimento dei soldi dal proprio conto bancario a quello del figlio per sostenere la spesa di acquisto di una casa. L’importante è fare attenzione alla causale corretta. Bisognerà inserire “Donazione” e preferibilmente aggiungere l’evento che ha determinato il passaggio del denaro (ad esempio “Donazione per l’acquisto di un immobile”).
Attenzione, però, all’importo trasferito con bonifico. La Legge ammette unicamente donazioni di modico valore. Purtroppo non c’è una cifra prestabilita che definisce questo “modico valore”. Tutto dipende dalle disponibilità economiche del genitore. Significa che verrà valutato il rapporto tra cifra donata e le condizioni economiche di chi dona.
Se sul conto del papà ci sono 100 mila euro e ne dona 25 mila euro figlio un bonifico dovrebbe essere concesso. Se, invece, ci sono 30 mila euro e ne dona 20 mila al figlio il bonifico non sarebbe ammesso. In caso di cifra di non modico valore, infatti, è necessario procedere con un atto pubblico alla presenza di un notaio e due testimoni. Infine, ricordiamo che la tassazione del 4% è applicata solamente sulla parte eccedente un milione di euro.
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