Il Ministero della Salute ha segnalato nuovi richiami alimentari per rischio microbiologico. I consumatori devono controllare i prodotti acquistati.
Gli operatori del settore alimentare devono informare tempestivamente i clienti di eventuali non conformità riscontrate in prodotti messi in vendita nei supermercati per evitare problemi di salute per i consumatori.
Se dalle verifiche dovessero venire fuori contaminazioni e rischi per la salute delle persone, gli operatori del settore alimentare hanno l’obbligo di procedere con il ritiro dei lotti incriminati. In più, in caso di vendita del prodotto l’OSA dovrà informare subito i consumatori del pericolo che corrono appendendo apposita cartellonistica nei punti vendita e pubblicando il richiamo nell’area dedicata del sito del Ministero della Salute. Tale pubblicazione spetta alla Regione di competenza territoriale che riceve il richiamo dall’OSA dopo valutazione dell’ASL.
Oltre ai ritiri alimentari, sul sito si possono scoprire eventuali revoche dei richiami successivi a risultati di analisi positivi o ad eventuali scadenza. Il consumatore una volta venuto a conoscenza del richiamo dovrà controllare i prodotti acquistati e verifica che il lotto non sia quello oggetto di ritiro. Se, invece, dovesse essere in possesso proprio del lotto incriminato non dovrebbe assolutamente consumare il prodotto ma riportarlo al punto vendita per chiedere il rimborso della spesa.
Lotti e marchi del doppio richiamo del Ministero della Salute
Il primo prodotto ritirato dagli scaffali dei supermercati è Misto di Bosco del marchio Versilfood, prodotto da Versilfungo spa in via dei Ghivizzani 84, 55041 a Camaiore, in provincia di Lucca. I lotti di produzione sono 02AUIE, 03AUIE, 17MTIE e 29MTIE con date di scadenza 30 dicembre 2025. Il prodotto è venduto in confezioni da 1 chilo. Il motivo del richiamo è la possibile presenza di Norovirus GI, Gli e Virus Epatite A. I rischi per la salute dei consumatori, dunque, sono molto alti. Il prodotto non va assolutamente consumato per non incorrere in nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali, febbre.
Il secondo richiamo che segnaliamo riguarda il Salame Tronchetto del marchio Alborghetti prodotto dal Salumificio Alborghetti con marchio di identificazione dello stabilimento CE IT 9-1320 L. La data di scadenza è il 23 giugno 2024 e il lotto di produzione 24019. Il prodotto è venduto in confezioni da 400 grammi. Il motivo del richiamo indicato dal Ministero della Salute è “analisi microbiologica sfavorevole”. Significa che nel controllo sono stati identificati microrganismi come batteri, muffe, lieviti, virus, in quantità eccessiva rispetto ai limiti consentiti. Per evitare complicazioni di salute nei consumatori, il Salame Tronchetto è stato ritirato dagli scaffali dei supermercati.