Una nuova truffa telefonica si sta diffondendo a macchia d’olio ed è pericolosissima: ecco come funziona e come la puoi bloccare.
Le truffe telefoniche sono uno dei grandi mali degli ultimi anni. Il problema fondamentale è che le strategie messe a punto dai truffatori sono sempre più sofisticate, tanto che a volte farsi fregare è quasi inevitabile.
Per proteggersi dalle truffe l’unica cosa davvero importante da fare è prestare la massima attenzione a tutte le comunicazioni che arrivano sulla nostra casella di posta elettronica o sul nostro smartphone via sms o addirittura sui messaggi di chat. Nella maggior parte dei casi, infatti, le comunicazioni testuali sono phishing, ovvero un sistema di truffa che induce l’utente a inserire i propri dati in un modulo falso ma molto simile a quello della sua banca.
Il modulo falso trasmette i dati di accesso del conto bancario direttamente ai truffatori che, quindi, hanno totale libertà di muovere il denaro presente sul conto come se a farlo fosse il vero proprietario del conto. Se è abbastanza semplice evitare questo tipo di truffe, è più complicato quando le truffe arrivano via chiamata, come avviene in una delle truffe più recenti e più pericolose.
Angelo Greco è un content creator che si occupa di economia ma soprattutto spiega come evitare i comportamenti che possono mettere in pericolo i nostri soldi. Greco ha spiegato che di recente ha ricevuto una telefonata con cui un operatore affermava di telefonargli dalla sua banca.
L’operatore ha spiegato che la banca aveva bloccato un pagamento sospetto dal suo conto verso un conto estero per un totale di 800 Euro. L’operatore ha invitato quindi Greco a controllare il telefono, su cui in effetti è arrivato un sms che notificava la chiamata in corso e forniva anche un numero identificativo dell’operatore.
Poiché sembrava tutto perfettamente regolare, Greco ha continuato la telefonata. A quel punto l’operatore lo ha avvisato che avrebbe dovuto bloccare la carta di credito ed eseguire lo storno della somma. Con questa operazione, in pratica, il bonifico di 800 Euro non sarebbe mai partito. Greco registra poi una dichiarazione in cui afferma di voler eseguire l’operazione e, subito dopo, l’operatore lo avvisa che avrebbe dovuto controllare la app della sua banca e approvare l’operazione di storno per concludere la procedura.
Quando è arrivata la notifica relativa al movimento da confermare, Greco si è reso conto però che si trattava della notifica di un’operazione di addebito e non di storno. Si è reso conto, in pratica, che dando il proprio consenso a quell’ultima operazione avrebbe effettivamente eseguito il bonifico, e non lo avrebbe fermato.
Insospettito, il social creator ha quindi chiesto all’operatore di dirgli la propria data di nascita. Dal momento che l’operatore non sapeva cosa rispondere, Greco si è reso conto che l’operatore non aveva realmente accesso ai suoi dati anagrafici, e quindi si trattava di una truffa.
Ha chiamato immediatamente il numero verde presente sul retro della sua carta di credito e ha segnalato la frode alla propria banca. Questo ci insegna che prestare la massima attenzione a tutte le comunicazioni che si ricevono a proposito del proprio conto corrente è l’unico modo per proteggersi in modo efficace.
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