Non sempre i cittadini conoscono tutta l’ampia normativa della Legge 104, l’invalidità, gli assegni e l’accompagnamento.
Quando si ha a che fare con l’invalidità, si ha di fronte una miriade di situazioni, sia mediche che socio-economiche, ed è per questo che l’INPS si rifà a una normativa molto ampia.
Innanzitutto, precisiamo che Legge 104, assegno di inabilità, assegno di invalidità e accompagnamento sono concessi in base a differenti valutazioni sanitarie. Approfondiamo, dunque, e cerchiamo di comprendere meglio quando spetta l’assegno a seconda della dicitura nel verbale rilasciato dalla Commissione INPS.
Legge 104, assegni e accompagnamento: ecco cosa dice la normativa vigente
Una persona che fa domanda di invalidità civile, tramite tutta la documentazione sanitaria, riceve un verbale alla fine della procedura, anche a seguito di una visita medica richiesta proprio dalla Commissione INPS.
I gradi di invalidità possono ovviamente variare in base alla problematica del soggetto: l’inabilità può essere fisica e/o mentale e può essere dichiarata lieve o grave. Per aver diritto all’indennità di accompagnamento, l’assegno che si riceve tutti i mesi, il soggetto deve essere stato dichiarato invalido al 100%, dunque grave, e gli deve essere riconosciuta anche la Legge 104, comma 3 articolo 3.
È importante ricordare che invalidità e Legge 104 non sempre vanno insieme e che nella medesima può essere riconosciuto l’articolo 3 comma 1, oppure l’articolo 3 comma 3. Anche l’assegno di invalidità viene riconosciuto quando il soggetto è disabile grave, e ha ottenuto anche il riconoscimento della Legge 104 articolo 3 comma 3. Perché significa che ha una compromissione importante della capacità lavorativa.
Invece, il riconoscimento del comma 1 della Legge 104/1992 avviene quando la Commissione riconosce che nonostante la gravità dell’handicap il soggetto è ancora autonomo, seppur in parte, e quindi può ad esempio deambulare in autonomia, ed effettuare le azioni quotidiane senza assistenza continua. Di conseguenza non gli spetta l’assegno di accompagnamento. In conclusione:
- la Legge 104 è concessa in caso di riconoscimento dell’invalidità, ma non va di pari passo con essa;
- l’accompagnamento viene concesso quando il soggetto soffre di invalidità totale e/o permanente, ovvero con percentuale del 100%.
Le disabilità, come detto poco sopra, possono essere sia fisiche che sensoriali, e gli assegni, se spettanti, vengono riconosciuti ai disabili sia maggiorenni che minorenni. In ogni caso, il soggetto, quando dichiarato disabile, può accedere a diverse forme di agevolazioni, sussidi e aiuti, in base alla sua singola situazione, e per qualsiasi problematica sono spesso gli assistenti sociali, di concerto con l’INPS e il medico di base del paziente, che fanno il quadro della situazione per erogare le misure di aiuto più indicate.