L’esenzione ticket sanitario per reddito permette di non pagare il corrispettivo per visite mediche e prestazioni.
La domanda di esenzione ticket sanitario può essere inoltrata se si soddisfano determinati limiti reddituali in base alla categoria di appartenenze. Scopriamo come avviene il conteggio.
Lo Stato chiede un contributo per partecipare al costo di visite specialistiche, delle cure termali, delle prestazioni di pronto soccorso in codice bianco, di esami diagnostici. Norme nazionali e regionali ne determinano l’importo e le eventuali esenzioni. Queste consentono di non pagare il ticket soddisfacendo determinati requisiti. Ci sono esenzioni per reddito, per patologie rare, per malattie croniche e per invalidità riconosciuta.
Ad ogni esenzione corrisponde un determinato codice che il medico dovrà inserire nella ricetta in fase di prescrizione di esami o visite per permettere al cittadino di non pagare il contributo. L’esenzione per reddito scatta in automatico tramite il Sistema Tessera Sanitaria. Se, però, il proprio nome non dovesse risultare nella lista degli esenti in possesso del medico curante allora bisognerà rivolgersi all’ASL di competenza territoriale per ottenere il riconoscimento del proprio diritto.
L’esenzione ticket sanitario per reddito è un diritto per i cittadini che rientrano di specifici limiti reddituali. Con il Codice E01 possono ottenere l’esenzione i cittadini di età inferiore a sei anni o superiore a 65 anni che appartengono ad un nucleo familiare con reddito totale inferiore a 36.151,98 euro. Il Codice E02 identifica, invece, i disoccupati e i familiari a carico con redditi entro gli 8.263,31 euro aumentanti a 11.362,05 euro se coniugati e di 516,46 euro per ogni figlio a carico.
Gli stessi limiti di reddito sono validi per i titolari di pensioni al minimo e i loro familiari (Codice E04) mentre l’esenzione con Codice E03 spetta ai titolari di pensioni sociali e i familiari a carico. Come si conteggiano i redditi? Nel calcolo vi rientrano tutti i redditi netti di ogni membro del nucleo familiare. Si intendono, dunque, i redditi ottenuti togliendo dal reddito lordo le spese per produrlo nonché gli oneri deducibili.
Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate occorre considerare il reddito complessivo del nucleo familiare che dovrà includere varie tipologie di reddito come quello da lavoro dipendente, da lavoro autonomo e le pensioni. Al reddito lordo complessivo si applicano detrazioni e deduzioni per calcolare il reddito netto imponibile che verrà usato per poter determinare l’accesso ad esenzioni – come quella per il ticket sanitario – e agevolazioni.
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