Cosa recitano le 6 regole di mister Luciano Spalletti per l’Italia che si prepara agli Europei 2024: i comandamenti da trasmettere
Attenzione altissima da parte di tutti i cittadini e tifosi, per la nazionale di calcio dell’Italia, che si sta avvicinando sempre più al suo esordio agli Europei 2024. Intanto a spuntare sono le 6 regole, dei comandamenti che il CT Luciano Spalletti intende trasmettere ai calciatori.
Sempre più vicino l’inizio degli Europei 2024, con la partita inaugurale del torneo che avrà luogo il giorno 14 giugno, e in particolare con la partita che vedrà contrapposti i padroni di casa della Germania e la Scozia. L’atto conclusivo, invece, sarà a Berlino, con la finale che si disputerà il 14 luglio.
Per quel che riguarda l’Italia, la nazionale degli azzurri debutterà il giorno dopo, ovvero 15 giugno, a Dortmund e contro l’Albania. Successivamente, nel girone B, dovrà incontrare la nazionale della Spagna e quella della Croazia.
Mentre l’attesa si fa sentire sempre più, proprio di recente da più parti si legge di alcuni concetti molto importanti nel mondo del calcio moderno, delle regole per certi versi che, l’allenatore della Nazionale Luciano Spalletti, prova a trasmettere ai calciatori, proprio nella fase di preparazione del torneo.
Si tratta di principi che possono rappresentare un ottima sintesi di quello che il pensiero calcistico del mister e che possono anche spiegare le scelte per quanto riguarda i pre-convocati.
Italia agli Europei 2024, le regole del CT Luciano Spalletti: pressione continua e gli altri comandamenti
SI avvicinano dunque gli Europei 2024 che vedranno impegnati anche l’Italia, e in tale occasione a catturare l’attenzione sono le poche ma chiare regole del CT Luciano Spalletti. Dei comandamenti che l’allenatore intende trasmettere ed imprimere nella mente dei calciatori.
Più nel dettaglio si tratta di brevi messaggi rappresentativi del pensiero del mister su come dev’essere la squadra. Precisi dettagli molto attuali nel calcio di oggi e che possono fare la differenza. Il mister, in questi giorni di preparazione in quel di Coverciano li sta ripetendo spesso ai pre-convocati, ma di cosa si tratta nel dettaglio?
Anzitutto la pressione continua (togliere fiducia), e dunque far ricorso al pressing proprio per togliere alla squadra avversaria la fiducia. Il faro di ciascuna fase del match. Spazio poi al controllo del gioco (gestione della palla), ovvero la Nazionale al fine di indirizzare il match con fisicità e tecnica, dovrà gestire il gioco tramite precisione ed un buon fraseggio.
Il terzo comandamento del mister prevede di esser legati (distanze di squadra, corti, vicini), ovvero è necessario che i reparti siano compatti al fine dell’equilibrio tattico. Riguardo il quarto, riaggressione feroce (sulla perdita di palla), e dunque controllare o recuperare subito la palla, senza che gli avversari abbiano il tempo di poter ragionare.
Altro aspetto prezioso è la ricomposizione (tornare a casa), ovvero non essere sbilanciati qualora si perda la palla. Tornare a casa, ovvero riprendere le posizioni, ricompattarsi dietro la linea d’attesa. Infine, il sesto comandamento, e cioè ordine, studio e preparazione (per tornare a pressare). In questo caso si torna al primo aspetto, dopo la riorganizzazione e il ritrovamento dell’ordine tattico, si torna a pressare.