Fabri Fibra si mostra in maniera del tutto inedita, dopo anni confessa la verità del dramma che lo ha letteralmente stravolto.
Faccia da “bad boy”, ma cuore d’oro, e i suoi testi per quanto taglienti, hanno spesso messo in luce una profondità che solo pochi artisti posseggono. Contraddistinto da una lingua più che tagliante, si può definire affilata, è un personaggio del mondo della musica amato come un mostro sacro, e per questo rispettato dalla maggior parte. Il punto è che riconoscere il suo talento è essenziale, ma nessuno sa cosa ha dovuto sopportare e affrontare nel periodo peggiore della sua vita.
Fabri Fibra, nome d’arte di Fabrizio Tarducci, classe 1976, è un rapper italiano senza peli sulla lingua. No, non c’entra la professione, perché lui è stato quello che ci è andato più giù pesante con le parole e le rime nei confronti dei rivali, nei dissing, ma anche nei riguardi dei personaggi del mondo dello spettacolo. Dischi d’oro, platino e multiplatino, sono una grandissima soddisfazione, ma il dolore e la sofferenza passate sono state insormontabili come una montagna.
Oltre nei testi, è nel libro scritto di suo pugno, Dietrologia – I soldi non finiscono mai del 2011, che si lascia andare a parte del rammarico che si è portato dietro. Nonostante ciò, quasi nessuno sa qual è stato il dramma più grande.
A distanza di cinque anni dall’album Fenomeno, è soltanto nell’ultimo anno che Fabri Fibra si è rimesso a far musica. Pubblica l’album Caos, segnando un bel 10 nei dischi da lui realizzati. Una carriera onorata e onorabile, ma prima di essere quel che è, o meglio per essere sé stesso ha dovuto affrontare dei disagi che quasi nessun rapper ha vissuto.
È a BSMT condotto da Gianluca Gazzoli che si lascia andare a una confessione sconcertante: “Io odio Fabri Fibra” è stato il suo colpo di genio, ma anche il più grande dolore. Durante il podcast rivela che essere stato un personaggio influente perché aggressivo, non è stato facile. Quello che nessuno sa è che per fare ciò si è messo davanti tanti nemici. Ha dovuto risarcire persone per decine di migliaia di euro, ha dovuto chiedere scusa, ed anche subire la conseguenza della censura.
C’è stato un momento della sua vita che ha apprezzato la frase sopracitata, perché portava le persone a voler conoscere questo fenomeno mediatico. Ma poi mantener fede a questa affermazione, è stata dura. Doveva essere aggressivo, perché lui era quello che dava fastidio come un disturbo. Alla fine però, questa “trovata”, gli ha fatto spendere più soldi che altro, appunto in processi in tribunale, accuse di diffamazione e casi mediatici.
A un certo punto ha dovuto rivoluzionare questa sua immagine, divenendo meno aggressivo nella percezione con “Io amo Fabri Fibra”. Lo ha fatto con la consapevolezza di far qualcosa che lo facesse stare bene, divenendo meno diretto, e più “subliminale”.
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