È stato certificato il primo contagio umano in Gran Bretagna della febbre suina. È possibile riconoscerla attraverso i suoi sintomi: ecco che cosa fare.
Il Regno Unito ha rilevato il primo caso umano di un nuovo tipo di influenza suina. Una notizia che sta facendo il giro del mondo e sta preoccupando milioni di persone che tempo per la propria incolumità.
Un nuovo tipo di influenza suina è stato rilevato per la prima volta in un essere umano nel Regno Unito. A darne l’annuncio è stato l’Health Security Agency, la nota agenzia pubblica britannica per la sicurezza sanitaria. È stato spiegato che i sintomi dell’influenza A(H1N2) sono stati lievi nell’individuo che fortunatamente si è ripreso.
Il virus in genere colpisce i maiali e solo raramente contagiano gli esseri umani. Le autorità britanniche non sono certe di come il paziente sia stato infettato, lasciando aperta la possibilità che il virus si stia diffondendo tra i cittadini. Inoltre, i sintomi lievi in un paziente non sono una garanzia che siano così anche in altri soggetti infettati.
Dopo la notizia che la febbre suina è stata rilevata in un soggetto britannico, l’HSA sta lavorando per valutare il rischio per gli esseri umani, cercando altri possibili casi e aumentando la sorveglianza nelle strutture sanitarie in alcune parti del North Yorkshire, l’area in cui abita l’individuo contagiato.
I sintomi ai quali prestare attenzione sono i seguenti: tosse continua, temperatura elevata, febbre o brividi, cambiamenti nei sensi del gusto e/o dell’olfatto, fiato corto, stanchezza inspiegabile, dolori muscolari e dolori non dovuti all’esercizio fisico, mancanza di appetito, mal di testa più duraturo/più grave del solito, mal di gola, naso chiuso o che cola e diarrea.
Nel frattempo, si raccomanda a coloro che presentano i sintomi generali del virus di evitare il contatto con gli altri, in particolare coloro che sono anziani o che soffrono di alcune patologie per peggiorare le loro condizioni di salute, come rivelano gli esperti.
Sebbene sia rassicurante che l’individuo abbia sperimentato solo un decorso lieve della malattia, non si esclude la possibilità di un decorso più grave in altri esseri umani, se sono infetti. I fattori che possono influenzare la gravità di un decorso della malattia includono l’età avanzata, altre condizioni mediche, lo stato immunitario basso e la quantità di virus a cui sono stati esposti.
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