Alcune categorie di lavoratori possono richiedere un indennizzo mensile di 600 euro fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
In via sperimentale, nel 2016, era stato introdotto un sussidio sociale per accompagnare alla pensione di vecchiaia coloro che avevano cessato un’attività di lavoro autonomo. Questa misura, poi, è diventata strutturale con la Legge di Bilancio 2019.
Per il 2024, la prestazione è pari all’importo del trattamento minimo della pensione, ossia 598,61 euro al mese. Può essere erogata, però, soltanto a coloro che non prestano alcun tipo di attività lavorativa (autonoma o dipendente) in seguito alla cessazione di quella originaria.
Si tratta di una misura vantaggiosa per i soggetti che hanno interrotto la propria carriera e si trovano in difficoltà economica. Ma a quali lavoratori spetta il sussidio e come si richiede? Scopriamolo.
I soggetti iscritti alla Gestione Commercianti che hanno interrotto l’attività autonoma e non hanno maturato ancora i requisiti per la pensione di vecchiaia possono richiedere l’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale.
Consiste in una prestazione che viene riconosciuta esclusivamente a coloro che esercitano attività commerciale al minuto in sede fissa (eventualmente unita ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande) e attività commerciale su aree pubbliche, anche in maniera itinerante. Possono, inoltre, usufruirne gli esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e gli agenti e rappresentanti di commercio.
L’indennizzo viene pagato fino al mese in cui il titolare raggiunge l’età pensionabile prevista dalla Gestione Commercianti. La legge, inoltre, prevede il beneficio economico spetta a coloro che, dal 1° gennaio 2019, hanno non solo cessato in maniera definitiva l’attività commerciale ma hanno anche consegnato al Comune la licenza o l’autorizzazione e richiesto la cancellazione dal Registro presso la Camera di Commercio o dal REA (il Repertorio Economico e Amministrativo).
I richiedenti, inoltre, devono aver compiuto almeno 62 anni (se uomini) o 57 anni (se donne) e devono risultare iscritti alla Gestione Speciale Commercianti da almeno 5 anni. L’indennizzo è incompatibile con la pensione di vecchiaia ma è cumulabile con le altre pensioni dirette. I percettori, tuttavia, non possono svolgere alcun tipo di attività lavorativa né dipendente né autonoma.
La richiesta per il sussidio va inviata all’INPS, in maniera telematica, tramite il portale dell’Istituto di Previdenza, accedendo alla sezione “Domanda di indennità commercianti“, oppure chiamando il Contact Center al numero 803.164 (da rete fissa) oppure allo 06.164.164 (da rete mobile) o rivolgendosi a un Patronato o a un intermediario dell’Istituto.
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