Siamo di fronte a un fenomeno silenzioso ma inesorabile, che lede i diritti dei clienti delle banche: la chiamano desertificazione bancaria.
Fino a qualche anno fa lavorare in banca era certamente un impiego di prestigio, ben pagato, ma oggi le cose stanno cambiando: sempre più filiali stanno chiudendo e il fenomeno riguarda quasi tutti gli istituti bancari del Paese.
L’ultimo report, stilato dal Centro Studi di Unimpresa, ha confermato che la desertificazione bancaria in Italia sta avanzando sempre di più, e non accenna a fermarsi, anzi. Ma cosa significa questo per chi ha un conto in banca, cioè praticamente tutti? Possiamo rispondere coi numeri, che sono impietosi.
Sempre più filiali di istituti bancari chiuderanno nel 2024, e per i clienti è un grosso problema
le cifre divulgate da Centro Studi di Unimpresa ci fanno capire molto bene cosa stia succedendo in Italia, e non è qualcosa di positivo.
Dal 2014 al 2023 nel nostro Paese sono state chiuse gli sportelli bancari hanno subito un calo di 10.579 unità, i dipendenti del comparto di 42.170 e le banche di 236.
Oggi su tutto il territorio nazionale più di 3 mila Comuni non hanno un’agenzia bancaria e sono 4 milioni e mezzo i cittadini che vivono senza avere una banca nel proprio Comune di residenza o di lavoro. La situazione non solo è drammatica, ma sta proseguendo in questa direzione. Il motivo è più semplice di quanto si pensi: le banche, chiudendo le filiali e diminuendo i dipendenti, risparmiano sulle spese.
- alla fine del 2023 le filiali degli istituti di credito erano 20.161, segnando un ulteriore -3,93% rispetto al 2022;
- nell’ultimo anno, sono state chiuse altre 824 agenzie;
- il record si è registrato in Lombardia, con 203 chiusure;
- nel 2014 gli sportelli bancari erano 30.740, le banche 664 e i loro dipendenti 303.595.
- dal 2014 al 2023 le chiusure sono state 10.579 (-34,41%), i dipendenti da 30.740 sono passati a 261.425.
La desertificazione bancaria, come spiegano gli esperti, continuerà anche per tutto il 2024. Il vero problema consiste nel disagio che devono sopportare i clienti delle banche, perché sempre più privi di accesso ai servizi.
La “giustificazione” degli Istituti bancari, ovvero quella della digitalizzazione, non è nemmeno così verosimile come vorrebbero far credere. In Italia, infatti, solamente il 51,5% dei cittadini utilizza l’Home Banking; in Europa la percentuale è leggermente superiore (63,9%) ma anche in questo caso le criticità rimangono. Infatti risultano maggiormente penalizzati i soggetti anziani, che hanno poca confidenza con i computer, nonché i ceti meno abbienti, che hanno meno possibilità economiche e/o istruzione.